Vertenza Caterpillar di Jesi, massima attenzione dalla Regione per i 260 lavoratori a rischio licenziamento

ANCONA – Dopo la fumata bianca per i 400 licenziamenti scongiurati all’Elica di Fabriano, ieri come un fulmine a ciel sereno è arrivata anche al governatore Acquaroli, la notizia della chiusura del sito di Jesi della Caterpillar, che produce cilindri idraulici.

Una vicenda che riguarda 260 lavoratori, di cui 60 circa interinali, che da ieri (venerdì 10 dicembre) rischiano il licenziamento.

Immediatamente la Regione Marche si è mossa, con in prima linea l’assessore al Lavoro Aguzzi e il presidente Francesco Acquaroli: “Se quanto emerso dovesse essere confermato sarebbe un fatto gravissimo perché, senza alcun coinvolgimento e confronto, cancellerebbe il valore occupazionale e sociale dell’impresa, pregiudicando e mettendo nelle mani di pochi il destino di famiglie e territori interi – scrive il presidente Acquaroli in una nota – Scelte unilaterali inaccettabili frutto di una visione miope che non ha nulla a che vedere con i principi di tutela del lavoro sanciti dalla nostra Costituzione”.

Intanto per lunedì, alle 12, è già stata convocata in Regione una rappresentanza dei lavoratori.

“Nelle prossime ore faremo tutti gli approfondimenti del caso e coinvolgerò direttamente il Ministro nella vicenda, anche con una lettera formale, affinché il Governo intervenga subito e ci aiuti a difendere i nostri territori, che non possiamo lasciare in balia degli interessi di grandi gruppi che si stanno dimostrando insensibili rispetto alle esigenze di lavoro e coesione della nostra comunità. Pertanto esprimo anche la massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori coinvolti, garantendo il massimo impegno della Regione su questa vertenza così delicata e importante per Jesi, la Vallesina e le Marche intere”.

“Passata una crisi, purtroppo, siamo già di fronte ad un’altra situazione davvero grave e delicata – aggiunge l’assessore regionale Aguzzi -. Abbiamo appreso la notizia totalmente inattesa della eventuale chiusura dello stabilimento come un fulmine a ciel sereno e siamo fortemente preoccupati: ho lavorato tanto, con gli uffici del mio assessorato, per risolvere la crisi Elica e all’indomani della risoluzione della vertenza, mi trovo aperto un altro fronte altrettanto critico. Non si può perdere tempo e quindi ho già convocato i sindacati dei lavoratori per lunedì mattina alle 12 negli uffici della Regione a Palazzo Leopardi, con la presenza del Presidente della Regione Francesco Acquaroli, con il quale ho concordato le azioni da intraprendere: alle 9 di lunedì intendo anche recarmi al presidio che i dipendenti hanno organizzato davanti allo stabilimento di Jesi. E’ mia intenzione anche convocare la proprietà ed ho già stabilito un contatto con i referenti. Da parte mia e della giunta regionale è massima l’attenzione nei confronti di questa nuova crisi aziendale che mette in forte difficoltà tante famiglie marchigiane che lavorano nella fabbrica di Jesi”.