Pirozzi ha firmato fino al 2023: ma ora è tutto congelato. Come i sei nuovi acquisti. E il ritiro natalizio

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un “caso”, quello di Sergio Pirozzi, che travalica oltre la storica rivalità tra Ascoli e Samb e rischia di diventare un “caso” di portata nazionale, considerando anche la visibilità mediatica dell’ex sindaco di Amatrice.

Così la settimana più pazza della stagione sportiva va a concludere l’anno più pazzo (e triste) della centenaria storia dei rossoblù. Perché Sergio Pirozzi come nuovo allenatore della Samb è in questo momento in stato di ibernazione, e domenica prossima, nel difficile incontro casalingo contro il Tolentino, in panchina siederà uno dei monumenti della sambenedettesità, il “portieròStefano Visi, indicato eventualmente come secondo dello stesso Pirozzi.

Una reazione di pancia, quella del giovedì sera rossoblù, non appena ufficializzato l’accordo con Pirozzi (e con il direttore sportivo ex Rieti Riccardo Solaroli). Tanto che Pirozzi ha offerto a Renzi la rescissione del contratto appena firmato.

Contratto che era a lunga gittata: fino a giugno 2023. La stagione in corso, per salvarsi dignitosamente, e la prossima, per provarci. E arrivo che avrebbe comportato una rivoluzione totale nella squadra. Cinque o sei arrivi, con nomi già contattati e pronti a vestire la maglia rossoblù: interventi pesanti in difesa, tra over e under, almeno un attaccante, forse un centrocampista. I famosi “sei giocatori” chiesti da Pirozzi per accettare l’incarico e poi, a sua volta, accettati da Renzi.

Tutto congelato. Con il presidente rossoblù in grave difficoltà per la mobilitazione della piazza. Con un ritiro natalizio già concordato con il nuovo allenatore, per porre le basi solide in vista del girone di ritorno dopo i guai dovuti alla partenza ritardata di settembre.

Un Pirozzi che aveva già in mente il possibile nuovo schema di gioco (4-2-3-1) ma che, va detto, è pronto a rinunciare ad un contratto già firmato che lo tutelerebbe per un anno e mezzo. E con un Renzi pronto ad assecondarne tutte le mosse. Fino alla mezzanotte di ieri. Da domenica, chissà: molto dipende da come Stefano Visi e Sante Alfonsi riusciranno a guidare la truppa. Nel bene o nel male.

Robe d’altri tempi.