Spazzafumo e le “donzelle”, Lina Lazzari: “La frase non mi è piaciuta, Antonio voleva essere galante. Non creare casi dove non ci sono”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Io sono uno stakanovista, finché non è finita non mi alzo, ma capisco le esigenze delle nostre donzelle, parlo di tutte, anche delle donzelle dell’opposizione”.

Questa la frase pronunciata dal sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo nel corso dell’ultimo consiglio comunale di San Benedetto, iniziato alle 10.30 e forte di ben 22 punti all’ordine del giorno. Attorno alle ore 14 il consigliere di maggioranza Simone De Vecchis aveva chiesto una pausa per un veloce pranzo, tra l’altro un buffet offerto dal Gran Caffè Sciarra.

Richiesta accolta dal sindaco con la frase sopra riportata. E finita addirittura in una trasmissione televisiva nazionale, “Controcorrente” di Rete 4, in cui erano presenti la giornalista Veronica Gentili e l’ex ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Nessuno, in quel frangente, in realtà ha stigmatizzato le parole del sindaco, almeno pubblicamente o durante il seguito del Consiglio Comunale. Né il passaggio, ci sembra, è stato ripreso dai giornalisti presenti, sempre pronti a cogliere le notizie che emergono nelle lunghe sessioni consiliari. Sembra che l’ex assessore alle Pari Opportunità, Emanuela Carboni, non abbia preso bene quelle parole, ma pubblicamente non è stato detto nulla.

Soltanto Luciana Barlocci, consigliera comunale di maggioranza, ha risposto scherzando: “Sarà che voi maschietti avete fame…”

“In quel momento quella frase non mi è piaciuta – afferma Lina Lazzari, assessore alle Pari Opportunità – Anche se conoscendo Antonio so perfettamente qual è il suo pensiero e il suo modo di essere. Anche l’uso della parola donzella, così antiquata, era usata in modo volutamente scherzoso, come una galanteria verso le donne, forse riuscita male. Ma sinceramente non farei una questione di principio quando questioni di principio non ce ne sono”.