Precipita in montagna e muore, a 34 anni, sotto gli occhi della fidanzata

PORTO SANT’ELPIDIO – É precipitato giù tra le rocce, nel dirupo, per oltre trecento metri, fin dove nessuno ha potuto più soccorrerlo. È morto sul colpo, ieri, sotto gli occhi della fidanzata, Jonathan Strappa, 34 anni, di Porto Sant’Elpidio, inghiottito da un canalone alle pendici del Fargno, sulla strada (chiusa) che da Pintura di Bolognola nel Maceratese sale verso il rifugio ai piedi del pizzo Tre Vescovi.

Il corpo senza vita del ragazzo è stato portato a valle soltanto in serata (verso le 20.30) dalle squadre del soccorso alpino e speleologico di Macerata e Montefortino e dei vigili del fuoco, dopo che per tutto il pomeriggio i soccorritori avevano cercato di recuperarlo con l’intervento dell’eliambulanza e dell’elicottero ’Drago’ dei vigili del fuoco.

Una scivolata fatale sulla neve ghiacciata. L’incidente è accaduto ieri, verso le 12.30, mentre i fidanzati salivano da Pintura di Bolognola verso il rifugio del Fargno, su una strada in cui è vietato il passaggio nei mesi invernali, perché pericolo a causa della neve. A circa un chilometro dal rifugio, entrambi hanno perso l’equilibrio sulla neve ghiacciata che copre la strada, scivolando nel canalone sottostante. La ragazza, 35 anni, è riuscita ad aggrapparsi all’erba e alle rocce con la forza della disperazione, dopo essere scivolata per circa trenta metri, Strappa è precipitato a valle per oltre 300 metri ed è morto sul colpo.

La 35enne è stata soccorsa e recuperata da alcuni escursionisti che rientravano dal Fargno sullo stesso sentiero: l’hanno riportata sulla strada e affidata verso le 13 alle squadre del soccorso alpino e dei vigili del fuoco. Ferita e sotto choc, è stata trasportata dal 118 all’ospedale di Camerino con una sospetta frattura alla spalla. La notizia della morte del giovane ha fatto in poco tempo il giro della città. Strappa da qualche mese aveva lasciato il posto di lavoro alla Elitron di Monte Urano e lavorava per una ditta italotedesca di Bressanone che si occupa di tecnologia e stampa digitale. Per l’azienda avrebbe curato l’assistenza nelle Marche rimanendo a Porto Sant’Elpidio dove viveva nella zona del cimitero.

Gli amici lo descrivono come un ragazzo schivo e riservato che amava la montagna e lo sport all’aria aperta. Ieri sera anche il sindaco Nazareno Franchellucci ha voluto esprimere il cordoglio alla famiglia del 34enne a nome di tutta l’amministrazione comunale. «Non esistono parole idonee per descrivere questa tragedia – ha scritto sul suo profilo Facebook istituzionale –. Uno splendido ragazzo della nostra città ci ha lasciato troppo presto. Da parte di tutta Porto Sant’Elpidio le più sentite condoglianze alla famiglia, agli affetti più stretti e ai tanti amici di Jonathan».