Covid, Acquaroli: “Fase complicata, ma meglio dello scorso anno”

ANCONA – “Rispetto allo scorso anno caratterizzato da forti restrizioni, quella che viviamo è una fase molto diversa dove gli effetti della vaccinazione hanno ridotto sensibilmente i ricoveri nelle aree mediche e nelle terapie intensive, seppure in un contesto ancora fortemente condizionato dall’elevato numero dei contagi. È una fase complicata perché completamente nuova rispetto a quelle che abbiamo affrontato fino a qualche mese fa”.
Lo rileva il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in un lungo post su facebook, in cui prevede che gennaio e febbraio saranno “mesi complessi” ed elenca criticità (il tracciamento), priorità come la campagna vaccinale e la scuola.
“È una fase complicata ma molto diversa rispetto allo scorso anno – ribadisce -, perché almeno per ora le nostre strutture ospedaliere non sono convertite per la sola pandemia, ma riescono, nella stragrande maggioranza, ad occuparsi anche delle altre patologie, a cui Acquaroli rivolge un ringraziamento.
Infine “un elemento che va letto positivamente”: l’andamento del contagio nelle Marche. “Qualche settimana fa, prima delle Festività natalizie, la nostra regione aveva un tasso settimanale di incidenza di positivi ogni 100mila abitanti tra i primi in Italia – ricorda il governatore – . Oggi abbiamo invece un tasso che ci vede nelle posizioni di coda in questa classifica nazionale. Per questo mi sento di ringraziare i cittadini marchigiani che hanno dimostrato buon senso e maturità, mettendo in campo quella prudenza che se non è riuscita ancora a piegare la curva dei contagi, difficile in questo contesto, ha almeno rallentato in maniera considerevole la sua crescita”.
Il tracciamento diventa molto difficile da sostenere in tempi rapidi con numeri così elevati. Isolare le persone e liberarle alla fine delle quarantene e delle positività è complesso perché in questa fase i numeri sono ovunque elevatissimi” . “Oggi abbiamo oltre 1.800 positivi, e bisogna contattare ognuno di essi e poi tutti i loro contatti stretti chiedendo loro di isolarsi – aggiunge -. È facilmente comprensibile che tutto questo diventa una mole molto impegnativa”.
Sulle vaccinazioni numeri record: si viaggia sulle 18mila dosi giornaliere. In pochi giorni stiamo riallestendo centri vaccinali che possano essere adeguati allo scenario che ci è stato prospettato e che possano dare più stabilità alla campagna anche in futuro. Sta di fatto- sottolinea – che numeri così elevati, in un tempo così ristretto, richiedono pazienza e comprensione da parte di tutti perché sicuramente disagi ce ne sono stati e potrebbero capitare anche in futuro. Come è capitato per il numero verde, a causa del numero elevatissimo di chiamate” prosegue Acquaroli a proposito dei disservizi nelle prenotazioni.