Gdf: quasi 300mila euro di Cas non dovuto, nei guai 23 furbetti del sisma

ASCOLI PICENO – Altri 23 furbetti del Cas nel mirino della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno. Per la precisione i controlli si sono focalizzati sui contributi erogati da un Comune della provincia e hanno accertato responsabilità per danni erariali di oltre 286 mila euro, in relazione a presunte irregolarità riguardanti l’indebita percezione dei contributi di autonoma sistemazione.

In particolare, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ascoli Piceno, su delega della Corte dei Conti ha approfondito l’erogazione del CAS a 23 persone, sgomberate dalle abitazioni a causa del sisma dell’agosto e dell’ottobre 2016. Il dubbio che è sorto fin da subito è se quelle persone fossero effettivamente residenti in quelle case lesionate dal terremoto. Subito erano emerse anomalie importanti, soprattutto guardando ai consumi di energia elettrica delle utenze degli immobili sgomberati, relativi all’anno 2015.

La Finanza parla di precise violazioni amministrativo-contabili individuate in capo ai soggetti percettori degli aiuti di Stato e oggetto di contestazione, proprio in ragione della mancanza della stabile e continuativa residenza sul territorio comunale nel periodo antecedente agli eventi sismici del 2016. Non va dimenticato infatti che il corretto impiego dei fondi pubblici aiuta la crescita produttiva e occupazionale e contribuisce, nell’attuale congiuntura, ad arginare l’impatto negativo della crisi economica e sociale conseguente all’emergenza pandemica e sostenere il rilancio del Paese.