Nelle Marche circa 60 Sae disponibili per profughi ucraini


ANCONA – La prima è stata assegnata alla familia di Sasha, scappata da Karkhiv- Sono “una sessantina” nelle Marche le Sae, le casette per i terremotati liberate dai precedenti occupanti e che potranno essere messe a disposizione di famiglie di profughi ucraini.
Lo dice all’ANSA l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli, specificando che le Soluzioni abitative di emergenza libere sono “soprattutto tra i Comuni di Camerino, Visso, Arquata del Tronto e Amandola e proprio qui una casetta è stata già consegnata a una famiglia ucraina”. Si tratta di Sasha, dei suoi due figli e di altri due minori affidati alla mamma-coraggio 38enne che scappata dal bombardamento di Karkhiv ha guidato per 12 giorni prima di arrivare nelle Marche
“Sentita la Protezione civile nazionale nella persona del capo dipartimento, Fabrizio Curcio, dopo che alcuni sindaci avevano manifestato la volontà di dare un contributo di accoglienza – spiega Castelli – abbiamo inviato una circolare ai Comuni che hanno delle Sae vuote. E’ importante e significativo che dalle zone del cratere sismico arrivi questa attenzione a chi oggi sta fuggendo dalla guerra, una solidarietà di ritorno che apre il cuore”, conclude Castelli.
Oggi il servizio su Vera tv, nel Tg Marche delle ore 13.http://La prima è stata assegnata alla famiglia di Sasha, scappata da Karkhiv