Ascoli Piceno, “Green pack 2”: arrestato farmacista per tamponi bluff

Avrebbe fornito, su richiesta, esiti di negatività al tampone, anche se positivo, per prestazioni sanitarie mai eseguite. E’ quanto emerge nell’ambito dell’inchiesta denominata “Green Pack 2”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno e portata avanti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale unitamente ai militari della locale Compagnia.

A finire al centro delle indagini è un farmacista di un comune del Piceno, ora agli arresti domiciliari. Deve rispondere di falsità ideologica continuata ed in concorso con altri 17 soggetti a cui viene contestato lo stesso reato.

Dopo il caso del medico convenzionato con l’Area Vasta 5 indagato insieme al presunto intermediario dalla procura di Ascoli per essersi disfatto dei vaccini attestando falsamente di averli somministrati a 67 soggetti un nuovo scossone si abbatte sul territorio piceno, questa volta in ambito farmaceutico.

La complessa indagine è stata effettuata con modalità tecniche, ma anche con i classici pedinamenti e appostamenti, che hanno consentito agli investigatori di raccogliere concreti elementi indiziari nei confronti del farmacista.

Secondo l’accusa, allo scopo di accontentare la propria clientela, il professionista avrebbe ricevuto direttamente sul suo telefono cellulare le “ordinazioni” per i falsi tamponi, facendosi trasmettere via social le foto delle tessere sanitarie, per ottenere velocemente l’esito desiderato senza recarsi nemmeno presso la propria farmacia.

Condotte che in alcuni casi si sono protratte nel tempo con la produzione di decine di falsi esiti ottenuti “a richiesta” e inseriti nel portale nazionale per il rilascio di Green Pass.

Le presunte condotte illecite vengono contestate anche alle sue collaboratrici che lo coadiuvavano negli inserimenti e a coloro che usufruivano del tampone finto per ottenere i benefici del Green Pass, tra cui anche un noto professionista ascolano che opera sempre in ambito sanitario.

Nei prossimi giorni il farmacista sarà interrogato dal Giudice per le Indagini Preliminari e potrà fornire la sua versione dei fatti.