Adsp del Mare Adriatico centrale, i lavori del comitato di gestione portuale

ANCONA – Un’attenzione concreta alla valorizzazione delle specializzazioni produttive e di traffico dei singoli porti di Marche e Abruzzo che compongono l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale. Questo lo spirito di lavoro condiviso dal presidente Vincenzo Garofalo, insieme alla struttura Adsp, con il Comitato di gestione portuale si è riunito.
Il presidente Garofalo ha informato il Comitato di gestione che, a seguito dell’avviso pubblico dell’Autorità di sistema portuale per individuare i soggetti idonei all’affidamento dell’incarico di segretario generale, sono state 19 le persone che hanno presentato la propria manifestazione di interesse a ricoprire il ruolo. Dopo la valutazione dei curricula presentati, Garofalo proporrà, nel più breve tempo possibile, il nome del segretario generale al Comitato di gestione portuale che lo nominerà come previsto dall’articolo 9 della legge 84 del 1994.
“Il lavoro dell’Autorità di sistema portuale va nella direzione di affiancare lo sviluppo dei porti di nostra competenza in collaborazione con le amministrazioni locali – ha detto il presidente Vincenzo Garofalo -, scali che sono parte di una portualità nazionale riconosciuta come uno degli strumenti più importanti per far crescere il Paese in termini di traffici, di logistica, di manifattura e anche di turismo. Per il lavoro che facciamo negli scali Adsp dobbiamo sempre ringraziare il fondamentale supporto dell’Autorità marittima e dei Comandanti delle capitanerie di porto nel procedere con efficacia nei nostri compiti istituzionali”.
Fra gli atti approvati dal Comitato di gestione, la relazione annuale 2021 sulle attività dell’Autorità di sistema portuale e le delibere relative a 34 posizioni concessorie nei porti di Ancona, Pesaro, San Benedetto del Tronto, Pescara e Ortona.
Porto di Ancona
Il Comitato di gestione portuale dell’Autorità di sistema portuale ha adottato, all’unanimità, la proposta di adeguamento tecnico funzionale necessaria alla realizzazione, da parte di Fincantieri nello stabilimento del porto di Ancona, di un terrapieno per l’ampliamento del piazzale retrostante la banchina ex materiali ferrosi, dove si svolge la fase finale dell’allestimento.
La superficie del terrapieno sarà di 700 metri quadrati con un investimento, da parte di Fincantieri, di 500 mila euro. L’intervento, che si affianca all’importante progetto di raddoppio dello stabilimento produttivo di Ancona in itinere, consentirà una migliore operatività nella banchina interessata, con un incremento degli spazi di stoccaggio.
Porto di Falconara Marittima
Il Comitato di gestione portuale ha approvato la delibera di autorizzazione alla sottoscrizione di una convenzione con il Comune di Falconara Marittima per il supporto nella gestione dei servizi comuni nelle spiagge libere che si trovano sulle aree demaniali marittime non in concessione, di competenza Adsp. Un accordo per favorire la fruizione delle spiagge libere e che sarà a beneficio della collettività. L’Autorità di sistema portuale supporterà il Comune di Falconara Marittima con un contributo, per questa stagione balneare, per l’installazione della segnaletica a mare e terra e dell’impianto di allertamento della popolazione, per i servizi di pulizia dei bagni pubblici e per il livellamento di alcuni tratti di spiaggia liberi danneggiati dalle mareggiate invernali.
Porto di Pescara
Adottato all’unanimità, dal Comitato di gestione portuale, l’adeguamento tecnico funzionale che permette la riconversione dell’attuale stazione marittima del porto di Pescara in mercato ittico. L’edificio, già in concessione al Comune di Pescara, sarà riadattato al servizio del mondo della pesca dall’amministrazione comunale con fondi europei. Il nuovo mercato ittico sarà quindi posizionato sulla sponda sud del porto canale, in prossimità del punto di sbarco dei pescherecci, rispetto all’attuale posizione nella zona nord del fiume Pescara. Una collocazione, in uno spazio portuale ma non doganale e non in area di security, che migliorerà la fruizione da parte degli operatori del settore per il commercio del pescato. L’iter del provvedimento prevede ora il passaggio al Consiglio superiore dei lavori pubblici per il parere di competenza.