Riorganizzazione all’ospedale regionale. Migliaia di interventi in più all’anno

ANCONA – Nell’ultima settimana l’Azienda Ospedaliero – Universitaria delle Marche ha continuato a coltivare il confronto con le Organizzazioni Sindacali.

Giovedì scorso è stato sottoscritto l’Accordo “Retribuzione di Risultato correlato alla performance organizzativa ed individuale” per l’Area della Sanità, il cui fondo ammonta a 1.055.515,55 euro e dalla cui ripartizione ne beneficeranno circa 950 dirigenti dell’Area della Sanità già a partire dallo stipendio di ottobre prossimo.

Arriva inoltre la notizia che sono stati fatti importanti passi avanti con la Rsu aziendale e le Organizzazioni Sindacali del Comparto su quello che sarà il Regolamento in materia di Lavoro Agile di prossima approvazione, che conta una platea di potenziali beneficiari di circa 500 dipendenti che svolgono attività di natura telelavorabile. È una grande novità nel panorama della pubblica amministrazione ed in particolare della sanità pubblica, non solo regionale ma nazionale, in quanto dimostra la capacità dell’Azienda di stare al passo con i tempi adeguandosi alle evoluzioni tecnologiche e normative e finalizzata ad incrementare la produttività del lavoro garantendo al contempo una migliore conciliazione dei tempi di vita e lavoro ai dipendenti.

Ultima novità, riguardante il personale sanitario del Comparto, è la disposizione, che dal 1 ottobre prevede una riorganizzazione dell’orario di lavoro dei blocchi operatori del punto ospedaliero, misura avente durata sperimentale di 6 mesi. Questa scelta risponde alla necessità di ottimizzare le attività del blocco, nel rispetto della regolamentazione normativa e contrattuale in materia di orario di lavoro, permettendo allo stesso tempo un mantenimento delle sedute operatorie.

Il provvedimento è connesso e prodromico all’implementazione del day surgery multidisciplinare che, allocato al 4° piano, dovrà integrare e sviluppare l’attività chirurgica per la chirurgia minore.

Si tratta di un regolamento tra i primi in Italia.

Il blocco di Torrette lavorerà H12 e rappresenterà il primo passo per la riorganizzazione dell’attività chirurgica e può appunto essere considerato prodromico all’avvio del day surgery multidisciplinare che permetterà di trasferirà l’attività chirurgica di basso impatto.

Nel blocco ora vengono effettuati circa 23 mila interventi all’anno, mentre a regime si prevedono 4/5 mila interventi chirurgici in più all’anno.