Conflitto di interessi di Mancaniello: “La società del marito ha rapporti con la Ciip Spa”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nuova replica di Fratelli d’Italia sul tema dei presunti conflitti di interessi che riguarderebbero la consigliera Giselda Mancaniello, del gruppo San Benedetto Viva a sostegno del sindaco Spazzafumo. Dopo la risposta della stessa Mancaniello e di Gianluca Pompei, replicano i consiglieri comunali Nicolò Bagalini, Andrea Traini e il coordinatore provinciale Gigi Cava.

Il tema resta quello del conflitto di interessi sempre presunto di Mancaniello, e sempre per l’azienda Tmt International, dove Mancaniello lavora e dove il titolare è il marito della stessa. Stavolta i rapporti economici sono tra la Tmt International e la Ciip Spa, società partecipata il cui bilancio è stato inserito nel Bilancio Consolidato del Comune votato nello scorso 29 settembre. Votato con il voto favorevole della consigliera Mancaniello.

I lavori pagati alla Tmt International riguardano quattro manutenzioni di mezzi e una fornitura tubo per autospurgo per un valore di circa 10 mila euro, dal 26 gennaio al 6 settembre del 2022, quando Mancaniello era consigliere.

Vero è che nel voto del 29 settembre è stato votato il bilancio consolidato del 2021.

CAVA: con stupore abbiamo letto le dichiarazioni della consigliera Mancaniello e del segretario provinciale di Italia Viva Gianluca Pompei. La nostra iniziativa non era giustizialista ma era un avvertimento per l’Amministrazione. Per agire su ipotesi anche presunte su eventuali consigli di interessi, in capo ad un consigliere che ha votato la delibera sul Bilancio Consolidato. Io mi soffermo soprattutto sulla Mancaniello, la quale ha dichiarato, come a giustificare che non ci fosse alcun rischio, “che intende fugare ogni dubbio perché il Bilancio Consolidato non contiene nella perimetrazione delle società a controllo pubblico la Picenambiente”. E ci ha accusato di non saper leggere le carte. Poi è andata oltre.

Noi contestiamo questa cosa perché tutta la materia molto complessa della corruzione, del rischio della corruzione fa riferimento a condizionamenti, per i dipendenti anche una frequentazione. Ma non vogliamo entrare nel merito di queste vicende.

A questo punto c’è una ammissione, e ci chiediamo se la stessa società che fa capo al coniuge di Mancaniello fosse fornitrice della società che rientra nel perimetro del consolidato. Bagalini è un consigliere giovane ma molto attento, ha trovato altri elementi che possono essere utili.

BAGALINI: voglio far notare la differenza dei modi verbali utilizzati nelle conferenze stampa, noi abbiamo fatto notare un eventuale conflitto di interesse, mentre Gianluca Pompei ha usato dichiarazioni abbastanza gravi, tanto da offendere e cadendo su questioni personali che evidenziano un certo nervosismo. Ricordo che Pompei è membro del Cda della Ciip senza essere legittimato dal Consiglio Comunale della sua città, io al posto suo mi sarei immediatamente dimesso.

La TmT International nel solo 2022 ha ottenuto 5 affidamenti di forniture dalla Ciip Spa. Pompei dovrebbe essere a conoscenza di questo, e dovrebbe sapere che due di queste forniture sono state affidate quando lui era in carica.

O ha fatto lo gnorri oppure era all’oscuro della cosa e quindi certifica che la città di San Benedetto del Tronto ha come rappresentante nel CdA della Ciip uno che dorme in piedi.

Credo che sia necessario un intervento del segretario comunale.

Stiamo verificando eventuali altri rapporti tra Tmt e altre partecipate.

CAVA: è parso curioso l’intervento di Pompei e di Italia Viva a difesa di una consigliera comunale. Anche sul caso Chincoli, di cui abbiamo parlato, invece di far passare il tema.

Le cose cambiano essenzialmente perché è la stessa Mancaniello che ha ammesso il conflitto di interesse assicurando che a dicembre non parteciperà alla ricognizione delle partecipate, ma emerge il rapporto tra Ciip e Tmt. Prima che la Mancaniello fosse consigliere non c’era nessun rapporto tra Tmt e Ciip.

Noi non contestiamo gli affidamenti di Picenambiente o Ciip alla ditta, che è sicuramente regolare, ma alla mancanza di imparzialità eventuale della consigliera.

Non dico che il sindaco debba dare più credito a noi che a Pompei, ma dovrebbe apprezzare il nostro contributo. Fossi in Spazzafumo mi rivolgerei al più presto al Segretario Generale, che è anche il responsabile per la prevenzione della trasparenza che può fornirgli anche una tutela che può farlo stare tranquillo, e tranquillizzerebbe anche noi.

TRAINI: apprezzo il lavoro del collega, qui non c’è la volontà di spostare l’attenzione su altri binari, per evitare dei rischi anche per conseguenze a tutti gli atti successivi.