Tutta la Samb in “revisione”. Under, attacco, modulo: l’obiettivo è non staccarsi (per ora)

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ bene commentare la sconfitta della Samb contro il Pineto (0-3) razionalmente, a 24 ore di distanza, per capire se le impressioni raccolte a caldo già dalla nostra trasmissione Cuore D Calcio, domenica sera, e rafforzate da tantissimi messaggi dei tifosi rossoblù meno che felici, possano condurre a qualche rimedio in merito alla situazione rossoblù.

Di seguito la replica di Cuore D Calcio, in studio l’allenatore Marco Pulcini, il giornalista Valerio Fagioli, il tifoso Samb Alessandro Mozzoni, e in collegamento i giornalisti Daniele Tittarelli e Matteo Falzon.

PRIMA DI TUTTO La Serie D per la Samb è tremenda perché non può sbagliare neanche una partita. Quando poi, con tutto il rispetto, si perde contro Cynthialbalonga, Team Nuova Florida e Pineto, ovvero formazioni che mai sono andate oltre la Serie D, il morale scende molto al di sotto dei tacchi. La rabbia dei tifosi è comprensibile: è anzi un segnale, entro certi limiti, di un cuore rossoblù ancora vivo.

PROSPERI Difficile anzi impossibile giudicare un allenatore arrivato da 4 giorni. Cercheremo però di capire , a nostro avviso, se la pesante sconfitta contro il Pineto possa fornire quegli elementi di riflessione che invertano la tendenza dei rossoblù, reduci da due sconfitte consecutive e un punto in tre partite.

Chinellato in Samb-Pineto

E’ PRESTO, MA NON TROPPO Si sono disputate sei giornate sulle 34 totali: meno di un quinto. Punti per rimontare ce ne sono. Questo deve evitare di far pensare che al 10 di ottobre il campionato sia già finito. Un anno fa, di questi tempi, il Fiuggi comandava la classifica con 15 punti, la Samb squinternata costruita in pochi giorni e in ritardo ne aveva 4. Nonostante altri due mesi molto complicati, la Samb rimontò punti a tutti (15 a quel Fiuggi), e soltanto la Recanatese seppe resistere con ampio margine.

Prosperi, come qualsiasi altro allenatore, non farà mai tabellini di marcia, ma dopo questo avvio di campionato ciascun tifoso rossoblù dovrebbe capire che nell’immediato l’obiettivo è quello di non perdere terreno dalla formazione battistrada (in questo momento Avezzano e Vastogirardi): arrivare al mercato di dicembre a -6 sarebbe realistico e auspicabile.

3-4-3 Prosperi non ha avuto timori a lanciare il modulo nel quale “crede” già dopo pochi giorni. Personalmente credo che nel calcio moderno un allenatore debba adattarsi ai calciatori a disposizione, pur all’interno delle proprie convinzioni. Prosperi ha comunque mostrato questa capacità, cambiando il modulo nella ripresa al 4-2-3-1.

Corci superato in Samb-Pineto

RISULTATI? Lo 0-3 parla chiaro, ma è al contempo bugiardo. Ci sono aspetti da salvare, altri da aggiustare, altri ancora da accantonare, almeno per ora.

Da salvare c’è il primo tempo della difesa e del centrocampo. Il Pineto non ha mai raggiunto l’area di rigore, non ha neppure calciato dalla distanza. Per contro, nei primi 10 minuti – il classico sfogo iniziale – e dal 20esimo in poi, la palla è stata sempre gestita dalla Samb nella metà campo avversaria. Tassi ha giocato il suo miglior spezzone di partita, Lulli è stato bravo negli inserimenti e nei recuperi. Proia (e ne riparleremo) ha svolto bene il ruolo di esterno tuttofascia, ed Emili in maniera sufficiente quella di esterno sinistro.

Tutto dimenticato nella ripresa: due errori di Conson mascherato, un altro accidente con infortunio di Zaffagnini ma soprattutto quasi nessuna reazione, se si eccettua un bel tiro di Emili. Certo, anche nel primo tempo si era tirato in porta solo una volta, anche se Emili, Proia e Tassi erano andati alla conclusione senza precisione.

UMILE E CHINELLATO Trovare capri espiatori è la soluzione più facile ma una analisi pubblica di quanto avvenuto deve essere fatta. Purtroppo la gran mole di gioco non ha avuto alcun effetto, perché il centravanti, Chinellato, è parso fuori forma: nessun colpo di testa (eppure i cross sono stati tanti, persino una caramella di Tassi che chiedeva solo di essere sospinta in porta), nessuna protezione della palla a terra, nessuno scambio con i compagni. All’esperto centravanti si è affiancato il giovane Umile, il quale però, oltre tanta corsa e un possibile rigore non segnalato, non si è fatto notare per quelle puntate offensive necessarie per chi gioca in quel ruolo. Anzi, nella ripresa, ancora sullo 0-0, Umile aveva l’occasione di tirare da buonissima occasione ma si è fatto prendere dall’emozione. Passerà col tempo.

Con un attacco così bloccato, giocando di fatto solo con l’asse Emili-Proia, era davvero difficile sfondare. E al primo affondo degli avversari, tutto è crollato.

RIMEDI? Il cambio già dal primo minuto di Chinellato con Vita appare al momento obbligato. E soltanto questo potrebbe cambiare aspetto alla squadra, perché Vita ha le caratteristiche per dialogare con i vari Emili, Proia, Lulli, Tassi.

Per quanto riguarda Umile, l’alternativa naturale pare essere Marras, fino ad ora poco impiegato. E qui si torna al 3-4-3.

Perché Emili a Castelnuovo era impiegato da trequartista, Proia a Trastevere come giocatore offensivo, mentre in rosa non si hanno esterni puri, offensivi e anche di centrocampo. Murati, under volenteroso, è stato impiegato come centrocampista di fascia, e Proia, per mancanza di alternative, dall’altra parte.

Un Proia spostato in attacco al posto di Umile aprirebbe alla necessità di un under da impiegare al suo posto a centrocampo. Difficile sapere se c’è in rosa un giocatore simile, e il guaio è che non c’è neanche un esterno di centrocampo over che possa giocare al posto di Proia.

Non è facile trovare una soluzione a questo incastro, a meno che Prosperi non valuti anche di ammorbidire il suo credo magari ad un 3-5-2 o 3-4-2-1, con Proia trequartista dietro – o a fianco – di Emili/Vita/Cardella/Chinellato.

La Samb ha infatti ben quattro centrocampisti centrali ma nessun cursore di fascia, Proia adattato a parte.

QUESTIONE UNDER Tra le tante recriminazioni di queste ore, più o meno condivisibili, quello che va rimarcato è che questa Samb non ha i due under più forti dello scorso campionato: Alboni, che sarebbe perfetto per il 3-4-3 di Persico come esterno destro, e Lisi, che contro il Pineto sarebbe stato utilissimo.

Gli under della Samb erano tre nati nel 2003 (il buon Corci, Murati, Umile) e un 2004 (il discreto Viscardi). Dalla panchina sono entrati un altro 2004 (Mauthe) e poi un 2002 (Marras). Eppure un anno, a quell’età, fa davvero la differenza.

Per questo il punto con cui abbiamo aperto questa lunga e doverosa riflessione (restare a -6 all’inizio di dicembre), ci sembra davvero importante da far accettare all’ambiente sambenedettese. Poi, si avrà modo di ripartire e di compensare gli errori commessi.

Anche perché tra transfert non arrivati e infortuni continui ad alcuni over (Migliorini, Zaffagnini, Lulli), il giudizio sulla squadra uscita dal mercato è soggetto a revisione.