Teramo – La Lilt dona un ecografo al reparto di senologia del Mazzini

Questa mattina, alla presenza del direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia,  di quello sanitario Maurizio Brucchi e del personale del reparto, la sezione di Teramo della Lilt ha donato un ecografo portatile alla Senologia. Il macchinario sarà impiegato nell’attività di screening del tumore alla mammella ma anche nell’attività intraoperatoria. 

“La nostra Senologia è una delle quattro unità operative a livello regionale che si occupa di prevenzione, diagnosi e cura del tumore alla mammella”, ha dichiarato Di Giosia, “la sua attività ha avuto un andamento crescente, che ha trovato la sua massima espressione nella cosiddetta “presa in carico del paziente”. Oggi il paziente affetto da un tumore o anche semplicemente  con un sospetto, non deve più andare in giro a cercare tutti i professionisti necessari alla diagnosi definitiva o alla cura, ma trova all’interno della Senologia tutte le risposte. In definitiva il paziente è al centro. E questo concetto trova la sua realizzazione più evidente nel Pdta, cioè nel percorso diagnostico-terapeutico assistenziale, del tumore al seno”.

La presidente Giuseppina Di Massimo, presente alla donazione con buona parte del direttivo della Lilt, ha ringraziato “tutte le persone che hanno scelto di donare il 5×1000 dell’Irpef alla Lilt, associazione provinciale di Teramo perché è solo grazie a loro che abbiamo potuto acquistare e donare questo ecografo al reparto di senologia del Mazzini. La Lilt ha sempre dedicato e continua a dedicare senza soste le proprie energie alla diffusione dellacultura della prevenzione oncologicacome metodo di vita. Tra i tumori femminili, quello alla mammella è il più diagnosticato. Nella lotta contro il tumore al seno noi donne abbiamo a disposizione un’arma che è quella della prevenzione”.

A ringraziare la Lilt, oltre a Di Giosia e a Brucchi, anche Renato Di Marco, responsabile della Uos di Senologia che ha sottolineato come l’unità operativa già dal 2021 abbia superato i 135 interventi all’anno, che sono il presupposto minimo stabilito dall’Europa per essere certificati.

“Quindi possiamo iniziare il percorso per ottenere la certificazione Eusoma, un prestigioso riconoscimento attestato dal massimo organismo scientifico europeo che si occupa del tumore al seno _ che hanno ottenuto pochi centri in Italia e che testimonia l’elevata qualità degli interventi diagnostici e terapeutici _ e a Senonetwork, il network dei centri di senologia”, ha annunciato Di Marco.