Alluvione, si cerca ancora Brunella Chiù: i cani fiutano qualcosa, ma è un falso allarme

A 44 giorni dall’alluvione dello scorso 15 settembre, non si fermano le ricerche nel senigalliese per trovare il corpo di Brunella Chiù, la 56enne di Barbara ancora dispersa. In azione vigili del fuoco, volontari della protezione civile e carabinieri forestali coordinati dall’unità comando locale dei vigili del fuoco situata a Barbara. Un falso allarme si era avuto nel pomeriggio di ieri, quando i cani della guardia di finanza avevano fiutato contemporaneamente qualcosa all’altezza di un ponte tra il Misa ed il Nevola. Sembrava trattarsi di un segnale importante che avrebbe potuto portare al ritrovamento di Brunella. A quanto pare, però, non è stato così. La prossima settimana, però, tornerà operativo il cane (una femmina) addestrato, dei carabinieri, e specializzato nel fiutare cadaveri. Intanto, le ricerche proseguiranno per tutta la giornata di oggi. Le ultime verifiche, nei giorni precedenti, si erano concentrate nella zona tra Corinaldo e Trecastelli, dov’erano stati trovati senza vita la figlia di Brunella, la 17enne Noemi Bartolucci, e il piccolo di 8 anni, Mattia Luconi. Brunella e Noemi erano state centrate dalla furia del Nevola a pochi passi dalla loro abitazione in contrada Coste a Barbara. Miracolosamente, invece, l’altro figlio di Brunella, il 23enne Simone Bartolucci era riuscito a salvarsi aggrappandosi ad una pianta di edera per poi trovare riparo su un albero dove ha atteso l’arrivo dei suoi “angeli custodi” dopo alcune ore. Le ricerche nell’ultimo periodo, inoltre, sono andate avanti anche in alcuni laghetti prosciugati e pieni di melma, ma della donna, ancora, nessuna traccia.