Rigopiano: si torna in aula, da domani tre giorni di udienze

PESCARA – Si torna in aula nell’ambito del processo sulla tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto e distrutto, il 18 gennaio del 2017, da una valanga che provocò la morte di 29 persone. Dopo quindici rinvii, da domani a venerdì si terranno tre udienze consecutive al tribunale di Pescara.

Al centro la superperizia elaborata dagli esperti del Politecnico di Milano, relativa alle cause della tragedia e, in particolare, alla sussistenza o meno di un nesso di causalità tra le scosse di terremoto che si registrarono quel giorno e la valanga.

“Finalmente inizia la discesa, quella che porterà verso il giudizio di primo grado, e io sono fiducioso”, afferma l’avvocato Camillo Graziano, legale di Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle 29 vittime di Rigopiano.

“Ci sarà il confronto con i periti rispetto alla perizia chiesta dal giudice – aggiunge il legale – Ritengo che l’udienza si concluderà con le domande ai periti sulla loro perizia. Successivamente il giudice dovrà dare parola alle parti. Un punto che la perizia non ha chiarito è l’eventuale legame tra il terremoto e la valanga: è li che si giocherà il livello di responsabilità di alcuni piuttosto che di altri”.

“Il mio cliente – prosegue l’avvocato Graziano – ha espresso il timore, dopo la sentenza dell’Aquila, che la colpa possa essere attribuita alle vittime, perché avevano scelto di trascorrere lì quel weekend. Teme che si possa dire ‘è anche colpa vostra se avete trascorso qualche giorno all’hotel Rigopiano’. Io non credo possa accadere, ma comunque – conclude – il timore c’è”.