Terremoto: ecco come si sono propagate le onde sismiche

Lo “Shakemovie”, ovvero l’animazione che ripete in tempo reale le onde sismiche dopo l’evento dello scorso 9 novembre.

Di seguito un estratto del testo pubblicato da Ingv come spiegazione tecnica delle immagini.

Animazione della propagazione sulla superficie terrestre delle onde sismiche generate dal terremoto avvenuto alle 7:07 italiane del 9 novembre 2022 (magnitudo Mw=5.5) con epicentro a largo della costa marchigiana pesarese, a circa 31 km da Fano e 35 km da Pesaro.

Il colore blu indica movimenti del suolo verso il basso, mentre il colore rosso indica movimenti del suolo verso l’alto. La gradazione del colore rappresenta invece diversi valori di velocità verticale (m/s): tanto più il blu (rosso) è intenso, tanto più velocemente il suolo si muove verso il basso (l’alto).

Ogni secondo dell’animazione rappresenta un secondo in tempo reale.

L’animazione mostra una distribuzione disomogenea delle velocità del suolo, ovvero punti equidistanti dall’epicentro non subiscono lo stesso tipo di sollecitazione.

Ciò è dovuto alle condizioni locali (topografia, tipo di suolo, …) che posso influenzare in maniera significativa la propagazione delle onde sismiche.

Per esempio, terreni incoerenti come quelli alluvionali inducono fenomeni di amplificazione delle onde sismiche molto più pronunciati rispetto alla roccia compatta.

Questa simulazione è una rappresentazione grafica della soluzione delle equazioni che descrivono la propagazione delle onde sismiche in un mezzo.

La velocità e l’ampiezza delle onde sismiche dipendono dalle caratteristiche della sorgente sismica, dal tipo di suolo che attraversano e anche dalla topografia. Esse, quindi, non si propagano in maniera uniforme nello spazio e luoghi posti alla stessa distanza dall’epicentro risentono del terremoto in maniera completamente diversa.