Operazione fuochi sicuri della Finanza di Macerata: sequestrate 1,8 tonnellate, 7 denunciati

MACERATA – Il  Nucleo P.E.F. di Macerata ha sequestrato oltre 830.000 pezzi, per un totale di circa 1,8 tonnellate di fuochi d’artificio e denunciato alla locale Autorità Giudiziaria i cinque titolari delle imprese controllate e di altri due soggetti facenti capo alle stesse, per il reato di illegale detenzione di materiale esplodente. Un’operazione che rientra nella lotta al contrasto degli illeciti in materia di articoli pirotecnici. In particolare, in esecuzione delle disposizioni diramate dal Ministero dell’Interno, nonché della sensibilizzazione da parte del Prefetto, in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per l’intensificazione della vigilanza nello specifico settore.

I finanzieri hanno effettuato, in distinti momenti, controlli nei confronti di diversi operatori commerciali, riscontrando per cinque di essi, operanti nelle zone interne del maceratese e sulla costa, gestiti da cittadini di nazionalità cinese, modalità non idonee di stoccaggio di numerosi fuochi d’artificio, rinvenuti nei luoghi di esercizio dell’attività nonché presso magazzini e depositi nella disponibilità dei medesimi operatori, in assenza di idonee precauzioni.

I fuochi di artificio si trovavano ammassati alla rinfusa, unitamente ad altro materiale, in dispregio della vigente normativa, la quale prevede che tali prodotti debbano essere conservati in imballaggi di trasporto appositamente approvati e posti a distanza di due metri da altra merce.

In gran parte appartenenti alle categorie “F1 e F2”, tra cui spiccavano bengala, fontane, batterie pirotecniche, non potevano essere custoditi con le modalità riscontrate, atteso che la disciplina di settore, anche a seguito dei numerosi episodi di vittime e feriti registrati ogni anno in occasione del Capodanno, regola in maniera puntuale e stringente le cautele da adottare per il relativo deposito.

Nel corso dei controlli, i Finanzieri hanno, inoltre, appurato che una delle ditte interessate poneva in vendita specifico materiale pirotecnico sebbene priva della prescritta licenza prefettizia. Di qui il sequestro delle quasi due tonnellate di materiale pirotecnico e la denuncia dei cinque titolari delle imprese controllate.