Morta la “veggente” di Gimigliano, le apparve la Madonna 25 volte

VENAROTTA – Piceno il lutto per Anita Federici, conosciuta come la ‘veggente di Gimigliano’, la contadinella a cui apparve la Madonna. Si è spenta all’età di 88 anni a Ostiano, in provincia di Cremona, il luogo nel quale si era trasferita dopo essersi sposata, negli anni Sessanta e dove domenica sarà celebrata una messa di suffragio.

Ma quando aveva appena tredici anni, nel 1948 ebbe ben 25 apparizioni della Madonna proprio nella frazione del comune di Venarotta.

Il ‘mito’ di Anita, che continua però a dividere clero e popolo, ha fatto il giro del mondo e ha contribuito a far conoscere ovunque il santuario di Gimigliano, divenuto luogo di culto mariano.

All’epoca della presunta apparizione non vi fu un pronunciamento ufficiale della Chiesa, il tutto infatti rimase in sospeso. Il compianto vescovo di Ascoli Piceno Montevecchi permise la devozione mariana all’interno della grotta (chiusa in seguito al terremoto del 2016 e in procinto di essere riaperta al termine dei lavori di restauro), e vi fece collocare nel 1997 il Santissimo.

La sua scomparsa, appresa nel Piceno solo nelle ultime ore, ha addolorato tutti coloro che l’avevano conosciuta quando era bambina, appunto, e viveva nel paesino venarottese.

Una storia che ricorda per qualche aspetto quella della pastorella Bernadette.

“Il 18 aprile del 1948, la Santa Vergine apparve per la prima volta alla piccola Anita, una contadina tredicenne afflitta da una malattia agli occhi, su una rupe tufacea. La Madonna invitò la ragazzina, che stava raccogliendo legna nel bosco, a pregare per la conversione dei peccatori, parlandole nel dialetto locale. Maria le riapparve altre 25 volte, sino a quando, il 23 maggio 1948, le diede la corona della penitenza e del dolore. Le apparizioni della Madonna furono precedute da quelle di un angelo nei giorni 3, 4, 9,1 0 e 11 aprile 1948. L’angelo aveva cinque o sei anni, era molto bello, pieno di luce e raccomandò alla veggente di pregare molto e di recarsi da Padre Pio.

La sera del 18 aprile 1948 Anita si trovava sul luogo dove le era apparso l’angelo, quando la Madonna, circondata da quattro angeli, le si mostrò all’improvviso. Tutti le sorridevano, mentre la veggente si impaurì. Maria le fece cenno di avvicinarsi, poi la accarezzò e le mise a posto i capelli. Quindi le diede tre segreti ed altrettanti l’angelo. Ella, inoltre, le dettò i nomi dei bambini da invitare sul luogo a pregare. Anita tentò di farsi suora, ma la sua salute glielo impedì. Frequentò le magistrali, diplomandosi nel 1961. L’anno successivo si sposò con l’insegnante elementare Fiero Ruggeri, trasferendosi in provincia di Cremona”.