Marche – Anno giudiziario nel ricordo delle vittime dell’alluvione

Grati ai soccorritori, ma occorre far presto nelle indagini. I magistrati marchigiani dedicano l’anno giudiziario alle vittime dell’alluvione del 15 settembre 2022 che ha provocato la morte di 12 persone. “Un pensiero commosso alle famiglie delle vittime, di cui una ancora tragicamente dispersa”. Così in apertura dell’Anno giudiziario delle Marche, il presidente della Corte d’appello di Ancona Luigi Catelli.

Il magistrato, “sospeso necessariamente il giudizio, per il rispetto delle indagini in corso, su quanto accaduto prima e durante i fruttuosi accertamenti”, ha espresso a nome di tutti “un sentimento di calorosa gratitudine ai generosi e instancabili professionisti del soccorso e dell’emergenza”. Tutti questi operatori e volontari “hanno dimostrato – ha sottolineato Catelli – nella drammatica concitazione degli eventi, che lo Stato esiste ed è capace di fare in ogni frangente il suo dovere”; “ora – ha proseguito il presidente della Corte d’appello di Ancona – coincidente con il compito degli organi inquirenti di fare presto, con scrupolo e professionalità, tutto ciò che è necessario per accertare le cause e le eventuali responsabilità di quanto successo”.

Alla cerimonia, in un’affollata Aula 1 “Mario Amato” al quinto piano del Palazzo di Giustizia ad Ancona, è stato eseguito come di consueto l’Inno di Mameli e molti dei presenti lo hanno cantato. Tra le altre autorità, anche il nuovo procuratore generale Roberto Rossi, la procuratrice di Ancona Monica Garulli, il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il presidente del Consiglio regionale Dino Latini, il neo presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Ancona Gianni Marasca. Il presidente Catelli ha ricordato anche due magistrati deceduti lo scorso anno e che per anni hanno dato “lustro e prestigio” alla magistratura delle Marche: Pino Fanuli e Francesca Ercolini.