Samb-Porto d’Ascoli, i rossoblù: “Se Renzi non paga entro venerdì, non giochiamo”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Samb, senza rimborsi spese da quattro mesi, ha proclamato lo stato di agitazione (QUI il comunicato pubblicato dall’AIC, dopo quelli dell’11 e 23 febbraio). Oggi i rossoblù si sono allenati, lo faranno anche nei prossimi giorni, ma sono pronti a non scendere in campo domenica per la sfida del Riviera delle Palme contro il Porto d’Ascoli.

Dunque, mossa di tenore opposto rispetto alle parole pronunciate da Manolo Manoni al termine della partita (persa) a Roma contro il Trastevere. Dopo la spaccatura tra la squadra e il presidente Roberto Renzi, anche quella con lo staff tecnico?

Di sicuro i giocatori l’altro ieri, sul pullman, di rientro dalla Capitale, hanno avuto un contatto telefonico con Renzi, dopo settimane di silenzio. E oggi, alla ripresa degli allenamenti al Samba Village di Stella di Monsampolo del Tronto, ecco l’ennesimo incontro con il delegato dell’Associazione italiana calciatori, Andrea Fiumana. Intorno alle 15.30, concluso il vertice e subito prima della pubblicazione del terzo comunicato sul sito AIC in poco più di due settimane, Federico Angiulli in rappresentanza della squadra ha parlato con il giornalisti presenti. “Il presidente ci ha promesso che entro giovedì o venerdì anticiperà una parte dei rimborsi. Se sarà così, bene, altrimenti siamo pronti a non scendere in campo contro il Porto d’Ascoli” ha detto Angiulli, che non si è voluto far riprendere da telecamere e telefonini.

Per la Samb di Renzi, insomma, siamo quasi a un punto di non ritorno.