Samb-Porto d’Ascoli: i rossoblù proveranno a giocare

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nessuna convocazione ufficiale. Ma un’adunata fatta a voce: domani, in tarda mattina, tutti al Riviera delle Palme. Compresa la Juniores. La quasi centenaria Samb potrà raccontare anche questa. La partita con il Porto d’Ascoli resta in bilico fino all’ultimo, nonostante le tre ore di riunione, stamattina, al Samba Village, tra la squadra e un avvocato dell’Associazione italiana calciatori.

Nessuna comunicazione, bocche cucite. Si gioca? Ci proveranno. Basterà scendere in campo almeno in 7. Il resto è tutto organizzato: servizio di sicurezza, pubblica assistenza, accrediti. Il Porto d’Ascoli c’è. Arrivato in città anche l’arbitro, Michele Maccorin di Pordenone. Rimane da vedere, e lo sapremo solo a pochissime ore dal fischio d’inizio, quanti rossoblù se la sentiranno. Lo staff tecnico pare abbia deciso di presentarsi comunque. La squadra, invece, è divisa.

La stessa squadra che martedì ha proclamato lo stato di agitazione, con la società di Roberto Renzi inadempiente da quattro mesi. Ieri, quando è scaduto l’ultimatum dei giocatori al presidente, sarebbero arrivati solo pochi spicci per gli under. Sempre ieri, ma in serata, altra benzina sul fuoco: il confronto con gli ultras della curva, loro che vogliono veder morire subito, il prima possibile, la società di Renzi, alla seconda rinuncia sei fuori dal campionato. A proposito: nessuno, almeno per il momento, denuncerà le minacce ricevute.

Il resto stamattina. Con le porte chiuse del Samba Village. La Samb non ha sostenuto l’allenamento di rifinitura, ma è rimasta rintanata nello spogliatoio, in riunione con il legale dell’AIC. Ebbene l’avvocato avrebbe spiegato a tutti come il rischio, nel non presentarsi domani, sarebbe quello di incorrere in una sanzione disciplinare, che poi nel caso verrebbe valutata da giudice sportivo e Procura federale. Oltre che perdere il diritto ai rimborsi spese dal mese corrente in avanti.

Da Roma, intanto, Renzi avrebbe fatto un estremo tentativo per chiedere il rinvio della partita (fuori tempo: da regolamento va fatta domanda entro il martedì; per calamità naturali, invece, entro il venerdì) o comunque la disputa della stessa nella massima sicurezza. Lo ha fatto denunciando la situazione (inclusa la vicenda Vittorio Massi?) a Procura, Federazione e Lnd.

E quindi forse si gioca. In un clima che non ha precedenti.