Simone De Vecchis: “Per Spazzafumo la maggioranza è un inutile orpello”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Simone De Vecchis ha abbandonato la maggioranza. Conferenza stampa in diretta. Alle ore 13 servizio con intervista nel Tg Marche.

“Ho maturato questa decisione nella notte di martedì, dopo l’ultima riunione di maggioranza. Vi dirò cosa è accaduto negli ultimi mesi, e le gocce che hanno fatto traboccare il vaso”.

De Vecchis legge poi una sintesi dei motivi che lo hanno fatto abbandonare la maggioranza: “Per Spazzafumo la maggioranza è un inutile orpello. La parola chiave della campagna elettorale era “Insieme”, ma dopo le elezioni vinte anche con un po’ di fortuna quella parola è scomparsa. Tutto è stato deciso dentro quattro mura, con iniziative personali ed estemporanee.

Emblema del modus operandi è stata la questione del Ballarin, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Il nome di Canali, architetto di fama internazionale su indicazione del consigliere Micozzi, ci è stato imposto, e poteva anche starci. Ma da quando è stato scelto Canali in poi non è mai stato fatto un passaggio successivo. Noi dunque abbiamo avuto una presentazione in pompa magna, con il mantenimento della Curva Sud.

Abbiamo scoperto solo su sollecito dei consiglieri comunali di maggioranza che la Curva sarà buttata giù e che si rischia di perdere i soldi. Canali è stato sollecitato di portare avanti la progettazione per il quale si era in estremo ritardo.

Quindi il Ballarin diventa una incompiuta, non contesto il contenuto ma il metodo e i modi. Non si possono ignorare i cittadini, presentare qualcosa come finito e poi rivelare dopo grandi difficoltà generata dalla politica, con iniziativa del sindaco e del consigliere Micozzi che hanno commissariato la città su questo.

Il Ballarin è l’emblema plastico della mancanza di strategia. Io ho atteso mesi per verificare il risultato dell’iniziativa individualista del sindaco: se il risultato è un mezzo Ballarin temo che per la città ci sarà fumo, niente di quanto promesso in campagna elettorale.

E’ il confronto che porta alle soluzioni. Noi siamo riusciti a stare insieme e senza neanche partiti politici ci siamo chiusi a riccio tra quattro stanze. C’è un clima sgradevolissimo e il sindaco commentando quanto accaduto prima della Tirreno-Adriatico non fa altro che aumentare quel contrasto con la città.

Io ho chiesto spesso condivisione e metodo, ma questa Amministrazione esclude il confronto. Questo si è visto anche a livello di territorio: all’inizio abbiamo fatto comunella con Ascoli per poi tornare indietro, ma nei tavoli con gli altri comuni non si è mai visto il sindaco, delegando ad assessori e consiglieri. Il sindaco non è pervenuto sul territorio al di là di quanto accaduto per la Ciip, che ha portato a casa un risultato contrario rispetto a quanto chiesto dalla maggioranza.

Sulla Picenambiente Spa, per farla tornare a controllo pubblico, mi sono sentito abbandonato, perché noi consiglieri di maggioranza abbiamo lavorato e Pellei ha fatto qualcosa, ma se non si muove il sindaco e non si espone è difficile arrivare ad un risultato già complicato.

Penso non sia più costruttivo stare in questa maggioranza che non riuscirà a cambiare rotta, e spero che molti consiglieri di maggioranza diano seguito a quello che pensano.

Io non ho mai visto uno sconfessamento così grande di un metodo di lavoro professato in campagna elettorale. Tutto finito in quattro stanze.

Ognuno ha i suoi tempi, specialmente quando non ci sono consiglieri comunali esperti: mio zio si è mosso subito, io volevo monitorare dei processi e vedere alla fine quale sarebbe stato il risultato; credo che i consiglieri decideranno ognuno per conto proprio.

Questo malessere arriva nelle viscere, io l’avevo maturato da tempo, ma a meno che Spazzafumo non cambi per contingenti motivi numerici il suo modo di comportarsi, allora temo che le cose non cambieranno.

Anche per il risultato elettorale ho dato del tempo prima di decidere, anche per l’inesperienza del sindaco.

Martedì in maggioranza ho sentito altre cose e poi ho visto il progetto del Ballarin, è una presa in giro verso i cittadini: resta un prato spoglio, che non sono ruderi ma insomma niente di particolare, mai chiamato neanche il sindaco di Grottammare.

Io, Silvia Laghi e Luciana Barlocci dicemmo che volevamo valutare la situazione di Picenambiente Spa e il Ballarin: Luciana Barlocci ha usato altri metodi di valutazione che non erano quelli del gruppo, ma le questioni di cui ha parlato la Barlocci sono altri.

Silvia Laghi ritiene che ci siano dei margini su questi due cose. Vero che in campagna elettorale firmammo un progetto in cui la curva dovesse sparire, poi l’incarico a Canali poteva starci. Per capire come stanno le cose io e Silvia ci siamo dovuti sbattere per avere informazioni, ho chiesto una maggioranza dove si è scoperto che c’erano grossi ritardi nel progetto di Canali e nelle valutazioni sul progetto.

Avrei apprezzato il sindaco se avesse ammesso l’errore. Ma anche sulla risoluzione il sindaco vuole fare tutto da solo.

Venerdì scorso qualcuno dell’Amministrazione mi aveva detto che Canali aveva sottoscritto il contratto, mentre ho scoperto che Canali e il dirigente Giantomassi hanno firmato ieri mattina, mercoledì. Si può lavorare in una Amministrazione in cui un consigliere riceve omissioni o disinformazioni dal sindaco o dagli assessori?

Farò una opposizione né urlata né polemica né strumentale né tantomeno populista, voterò quello che è giusto, per me di fondo il sindaco deve andare a casa. Io ho la tessera di Azione, vero che il gruppo appoggia Canducci, ma io valuto le cose che si discuteranno.

Martedì ho detto al sindaco che aveva sbagliato a gettare benzina sul fuoco sulla questione degli ombrelloni bruciati prima della Tirreno-Adriatico.

Il problema di questa Amministrazione è il sindaco. Io mi sono studiato il Tuel e il regolamento del Consiglio Comunale prima di candidarmi, il sindaco a volte sembra che decida le cose sul momento.

Spazzafumo non ha fatto squadra, ha un rapporto molto stretto solo con un assessore.