Annullamento incarichi di funzione ex Av5, Carignani: “Si tratta di un atto dovuto”

“L’avvio del procedimento di riesame per annullamento d’ufficio degli atti riguardanti l’assetto degli incarichi di funzione dell’ex Area Vasta 5 è un atto dovuto e non discrezionale e serve a conformarsi ad un parere espresso dall’organo di controllo amministrativo-contabile” lo spiega Vania Carignani, Commissario della AST Ascoli Piceno dopo la diffida a firma dei sindacati relativamente all’annullamento o revoca degli incarichi conferiti nell’ultima parte del 2022.
 
“L’organo competente– prosegue – ci ha invitato a provvedere in quanto esisterebbe un conflitto tra gli atti adottati dall’ex area vasta 5 tra ottobre e dicembre 2022 e le norme inderogabili per le pubbliche amministrazioni tra cui, la principale è quella sulla compatibilità finanziaria”.
 
In particolare l’iter giuridico seguito, la non corretta applicazione degli istituti contrattuali in materia, la mancanza del contratto integrativo certificato per la finalizzazione del fondo dedicato alla copertura degli incarichi di funzione, non solo non consentono di procedere con l’iter intrapreso, ma impongono all’amministrazione un necessario annullamento d’ufficio. La mancanza di compatibilità economica dell’assetto così definito comporta per i “vincitori” una indeterminatezza di diritti (alcuni conferimenti sono in atti definiti “eventuali”) nel se e nel valore economico correlato.
 
“E’ innegabile che la definizione degli incarichi di funzione sia elemento strategico per il buon funzionamento dei servizi, individuando specifiche responsabilità all’interno dell’organizzazione – spiega Carignani – ma proprio per questo devono essere individuati secondo l’unico percorso previsto dalla norma per le pubbliche amministrazioni. Dobbiamo costruire un assetto in coerenza con le previsioni del nuovo CCNL del comparto sanità (2.11.2022) che, dal 2023, ridefinisce gli incarichi, sia in termini di tipologie che di valori economici valorizzando complessità e strategicità”.
 
“Investire in questo percorso – conclude – darà garanzia di stabilità e trasparenza ai dipendenti responsabili di incarico”. In attesa della riorganizzazione aziendale la norma prevede il mantenimento dell’attuale assetto, in prorogatio da 4 anni, quindi da ben prima dell’insediamento della nuova gestione dell’AST.