Samb-Avezzano, sipario sul campionato più brutto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ultimo giro di giostra. Ma c’è stato poco da divertirsi, nell’anno del centenario poi. Domani alle 15 Samb-Avezzano, giornata conclusiva del girone F di Serie D, poi per i rossoblù si aprirà la solita estate. Perché se la salvezza sul campo è stata ottenuta due settimane fa (dopo l’1-0 interno sul Vastogirardi), quella della società è tutta da raggiungere.

La Samb, che ha ripreso a lavorare giovedì e che quasi certamente chiuderà con gli allenamenti dopo la partita di domani, proverà a congedarsi dai pochissimi tifosi presenti al Riviera con un risultato positivo.

L’Avezzano sulla carta ha bisogno di un punto per salvarsi, ma potrebbe riuscirci anche in caso di sconfitta. Tra gli abruzzesi squalificato Labonia, mentre mister Manolo Manoni lamenta più di qualche assenza. Indisponibili Guerrieri (dopo tre partite torna in porta Marone, in panchina Mazzi), Chinellato, Tassi e i separati in casa Lulli e Torromino. Non al meglio Mauthe, si è fermato di nuovo Conson, per il riacutizzarsi di un vecchio problema al polpaccio destro. Influenzato l’under Viscardi.

Il grosso della piazza ha mollato Roberto Renzi (nella foto) da due mesi e sposato il progetto di Vittorio Massi, presidente del Porto d’Ascoli, ma la Samb ripartita dopo il fallimento Domenico Serafino rischia di sprofondare di nuovo. Renzi a tenaglia tra scadenze, debiti (rimborsi spese, fermi all’acconto di novembre, e lodi arbitrali su tutti) e quote pignorate (dalla cooperativa capitolata Gruppo Tempo). Intanto, promessa disattesa anche stavolta: i soldi per dipendenti e giocatori non sono arrivati nemmeno questa settimana.

Venti (20) i convocati, con Manoni che potrebbe dare spazio a qualche giovane in più, incluso il 18enne difensore Sciarra, prodotto del vivaio rossoblù.