Samb, Angelini: “Io non gradito dai tifosi? Vado avanti lo stesso”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Le parole contro dei tifosi? Mi danno ancora più forza per fare una grande Samb. Bisogna chiudere, chiudere entro la fine della prossima settimana”. Francesco Angelini (nella foto in alto) tira dritto. Nonostante lo striscione esposto la notte scorsa dalla Curva Nord Massimo Cioffi (“Non sei gradito”). E da Londra ribadisce che conta di arrivare alla fumata bianca con Roberto Renzi in una decina di giorni.

“Io la Samb ce l’ho nel cuore. Ci siamo quasi, ma finché non arriva la firma è meglio andarci con i piedi di piombo. Sì, c’è l’accordo e il progetto tecnico all’80 per cento è pronto. Quanto investirò? Al momento opportuno saprete i milioni di euro che saranno messi sul tavolo per i prossimi anni. Di sicuro dovremo sempre avere, in ogni categoria, tra i primi 5 budget. La Samb deve tornare a camminare a testa alta”.

Angelini smentisce che con lui ci sia un gruppo americano. “Sono da solo. Mi accollerò tutti i debiti e ora sto vedendo come sbloccare la questione delle quote pignorate (dalla cooperativa capitolina Gruppo Tempo, per un debito di 224mila euro: ndr). Il mio amministratore è appena rientrato da Dubai, sarà poi lui a occuparsi delle questioni tecniche perché io ne capisco poco. Spero in un paio di giorni di risolvere tutto e poi di andare a Roma da Renzi, lunedì, per le ultime cose. Ovvio che finché non c’è la firma è meglio andarci coi piedi di piombo. Ma lo faccio per mio nonno Guido, di Montedinove, che insieme a mio zio, il sambenedettese Romano Narcisi, mi portava a vedere la Samb al Ballarin: se ci penso, mi commuovo. E lo faccio anche perché me lo posso permettere: penso di poter dare qualcosa”.

Roberto Renzi (a destra) insieme al figlio Nicolò, dg rossoblù

Ma chi è Francesco Angelini, classe 1970, francese di nascita ma di origini picene? “Non sono quello che si racconta in giro. Sono una persona che vive nell’ombra, che sta tranquillo, che lavora 20 ore al giorno, che ha cominciato stamattina alle 3, che lavora, lavora, lavora. L’etichetta che preferisco? Imprenditore. Sono nel mondo dei diamanti, del rame, dell’oro. In Angola ho un grande contratto con lo Stato: sono uno dei più grandi fornitori di diamanti grezzi. Ma non solo. Ieri ho firmato un contratto con la Cina. E poi faccio hospitality e tante altre cose”.

Facciamo tornare Angelini sullo striscione degli ultras. “Hanno ragione, con tutto quello che abbiamo subito. E dico abbiamo perché anche io, da tifoso rossoblù, soffro nel vedere la Samb così. La vorrei rivedere dove l’ho conosciuta quando ero piccolo e andavo al Ballarin. Comprendo la stanchezza nel rapportarsi con certe situazioni, quindi rispetto lo striscione, ma non condivido i toni. Determinati termini non si usano: spero che qualcuno intervenga”.

Angelini è un fiume in piena e ci tiene a ribadire ancora una volta le sue radici. “Ho sangue rossoblù, forse ci vorrà del tempo perché i tifosi lo capiscano. Ho vissuto a lungo a Grottammare e andavo spesso a vedere la partita. Sabato ho visto Manchester City-Manchester United: mi hanno chiesto per chi tenessi, ho risposto che tifo solo per la Samb e il bel calcio”.  

Vittorio Massi presidente del Porto d’Ascoli

Angelini un passaggio lo dedica anche a Vittorio Massi e al suo piano rossoblù, portato avanti dal marzo scorso, con il cambio di denominazione del Porto d’Ascoli in San Benedetto Calcio. “Forse si crede che la Samb sia sua, ma dovrebbe dare delle garanzie finanziarie. Io verrò con quelle, per far vedere che il progetto è serio”.

A metà giugno sapremo.