Senigallia, ennesimo allarme degli alluvionati: “Ripristinate le portelle”

SENIGALLIA – Per l’ennesima volta, abbiamo raccolto un grido di allarme degli alluvionati che ci segnalano – in zona Bettolelle di Senigallia – il mancato funzionamento delle portelle, mai più ripristinate dopo la tragedia del 15 settembre scorso.

Le portelle servono raccogliere le acque dei fossi che vengono dalla campagna che poi vanno a defluire nel fiume.

Al nostro microfono la testimonianza di Danilo Petrolati, figlio di Gino Petrolati, rinvenuto senza vita dentro la sua auto, travolto dalle acque del Misa esondato.

DANILO PETROLATI figlio di Gino Petrolati vittima alluvione

“Lungo il fiume di sono oltre 50 portelle. Lo scopo è di fare uscire l’acqua del fosso – e la portella si apre – . Nel momento in cui il fiume fosse in piena, la portella si chiude, perché con la spinta del fiume la portella viene compressa e non fa tornare l’acqua verso i campi ed i fossi. Il 15 settembre questa portella è stata distrutta dalla corrente e – nonostante le segnalazioni alla protezione civile, al consorzio di bonifica ed a tutti gli enti competenti – nessuno la ripristina. Ogni volta che il fiume sale, l’acqua torna indietro perché la portella non lavora e non si chiude, e torna verso i fossi, nelle strade, nei campi ed intorno le case”.

A poche decine di metri da una delle tante portelle del fiume Misa, alberi che rischiano di precipitare da un momento all’altro.

STAND UP

“Guardate le radici di questo albero, dove le immagini parlano da sole. Siamo ancora una volta a due passi da abitazioni, in una zona dove per l’ennesima volta si rischia grosso”.

E si rischia grosso anche per i tappi nell’alveo del fiume, determinati dalla mancanza di pulizia che, nel corso del tempo, ha creato situazioni veramente preoccupanti.

STAND UP

“In questo punto del fiume ci dovrebbe essere solamente acqua. Guardate invece cosa c’è alle mie spalle: arbusti, alberi tronchi e situazioni che ovviamente ostacolano il flusso dell’acqua ed in occasioni di piogge anche non esagerate, potrebbero provocare nuove esondazioni”.

Ecco la voce di un altro residente della zona che trema ad ogni pioggia.

LORENZO MEZZANOTTE alluvionato

“Si vive una situazione di terrore perché ogni volta che piove noi residenti di queste zone, abbiamo sempre paura che l’acqua entri nelle nostre case. I fossi sono tutti otturati, il fiume è chiuso, i livelli sono alla stessa altezza e l’acqua che viene dalle non scorre e non defluisce nel fiume. Succede quindi che i fossi si riempiono subito e l’acqua esce. Sono nato qui e non ho mai visto una situazione del genere. Inizia ad essere preoccupante per tutti”.