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PESARO - I lavori al cantiere del San Domenico di Pesaro proseguono. Si sentono i rumori degli attrezzi, si vedono gli operai sulle impalcature. E’ rimasta interdetta all’intervento, sottoposta a sequestro dell’Azienda sanitaria, l’area dove lunedì mattina è avvenuto il crollo del solaio con tre operai feriti. Uno di loro è stato già dimesso, un altro potrà lasciare a breve l’ospedale San Salvatore. Il terzo, sommerso da una pioggia di calcinacci, avrà bisogno di qualche giorno di osservazione in più. Il quadro clinico dei tre dipendenti dell’impresa "Internazionale Società Cooperativa" di Altamura è migliorato con il passare delle ore. I tre operai erano scesi dalle impalcature per effettuare un sopralluogo al primo piano dell’ex convento. Tutto ad un tratto il solaio sul quale stavano camminando è crollato. La caduta per cinque metri. Poi il trasporto in ospedale in codice rosso per i tre feriti con varie fratture lungo il corpo. E il graduale miglioramento delle condizioni fisiche. L’intervento di recupero del Palazzo San Domenico è pubblico, seguito dal Comune. Le motivazioni del crollo non sono ancora note, ha riferito il sindaco Andrea Biancani, il quale ha fatto visita ai feriti. I carabinieri dell’ispettorato del lavoro e i tecnici dell’Azienda sanitaria hanno ascoltato gli altri operai presenti al momento del crollo, per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente. Avevano rispettato tutte le misure di sicurezza, a partire dai caschi regolarmente indossati, i tre operai di 60, 54 anni e 33 anni, due pugliesi e un albanese, nell’ispezione propedeutica a prossimi lavori. La ristrutturazione del San Domenico, intervento coperto in buona parte con i fondi Pnrr, porterà alla realizzazione di un’area dedicata al food e beverage nella corte centrale. E un polo universitario nei tre piani superiori. Conclusione del cantiere a marzo 2026, per rispettare le scadenze imposte dall’Unione Europea nella concessione dei fondi.
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