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JESI - Al termine di un’attenta attività investigativa, la Polizia di Stato di Jesi ha deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente un 67enne della provincia di Ancona per il reato di lesioni personali.
All’inizio dello scorso mese di marzo, una madre ed una figlia, entrambe jesine, sporgevano querela contro un uomo per lesioni personali.
Le due donne si trovavano all’interno di un’area di parcheggio, (non coperta da videosorveglianza), intente a parcheggiare la loro auto. Mentre la figlia occupava il posto di parcheggio che successivamente sarebbe stato occupato dalla madre alla guida dell’auto, sopraggiungeva in auto un uomo che, intenzionato a parcheggiare nello stesso posto dove si trovava la ragazza, le faceva un cenno con le mani e volontariamente urtava la giovane con il proprio veicolo alla gamba sinistra.
Quest’ultima indietreggiava e lo stesso, non pago, la urtava nuovamente. Tuttavia, la madre della giovane, nel frattempo, riusciva a parcheggiare l’auto nel posto indicato, quindi scendeva dal mezzo e con la figlia si dirigeva all’interno della struttura ospedaliera.
Nel tragitto incrociavano l’uomo in argomento, con il quale vi era uno scambio di accese battute. All’interno della struttura le due donne si facevano visitare dal personale che riscontrava alla madre uno stato di agitazione ed alla figlia dolore all’arto inferiore, con prognosi per entrambi di 20 giorni.
Gli accertamenti investigativi, consentivano di risalire all’intestatario del veicolo, una donna, ma in uso al di lei convivente. L’individuazione fotografica, non lasciava spazio a dubbi di sorta e l’uomo veniva riconosciuto quale responsabile delle lesioni. Lo stesso, convocato in Commissariato, veniva deferito all’autorità giudiziara in stato di libertà per il reato di lesioni personali.