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È ancora tutta da definire la vicenda avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi lungo il tratto autostradale tra il Piceno e il Fermano. Un giovane di 25 anni, di origine albanese ma residente a Bari, ha raccontato alla polizia autostradale una storia dai contorni ancora poco chiari: sarebbe stato rapito alla stazione ferroviaria di San Benedetto del Tronto e costretto con la forza a salire su un’auto che ha poi imboccato l’A14 in direzione nord.
Secondo la ricostruzione fornita dal ragazzo agli agenti della sottosezione di Porto San Giorgio, intorno alle 17.30 sarebbe riuscito a liberarsi lanciandosi dal veicolo in corsa nei pressi dell’area di servizio Piceno, approfittando di un rallentamento causato dai cantieri presenti sull’autostrada. Il giovane avrebbe così aperto lo sportello e si sarebbe gettato fuori dalla macchina, evitando gravi conseguenze.
A dare l’allarme è stato un automobilista che seguiva il mezzo su cui viaggiava il venticinquenne e che ha assistito incredulo alla scena. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118: i sanitari hanno prestato le prime cure al ragazzo, le cui condizioni sono apparse da subito non gravi. Il venticinquenne ha infatti rifiutato il ricovero in ospedale.
Anche una pattuglia della polizia autostradale è intervenuta tempestivamente, accompagnando il giovane negli uffici di Porto San Giorgio per un nuovo interrogatorio, durante il quale avrebbe confermato la sua versione dei fatti. Una testimonianza che però resta tutta da verificare: al momento non si conoscono né l’identità dei presunti rapitori né le motivazioni dietro l’accaduto.
Le indagini proseguono senza escludere alcuna pista. Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti sia alla stazione di San Benedetto del Tronto che lungo il tratto autostradale, nella speranza di trovare elementi utili a chiarire la dinamica dell’episodio. Le prossime ore potrebbero essere decisive per fare luce su quanto realmente accaduto.