Condividi:

FABRIANO – Una mattinata dedicata al futuro del lavoro e dell’industria marchigiana, quella che ha visto oggi la partecipazione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a Fabriano, in occasione della tavola rotonda “La creatività come base del cambiamento”. L’iniziativa, promossa dalla startup MU, ha messo al centro la visione dell’imprenditore e designer Umberto Palermo, che ha illustrato il progetto Mole Urbana, volto alla produzione nel Fabrianese di componenti per le cosiddette Kei Car, piccole auto elettriche ispirate al modello giapponese.

All’incontro erano presenti anche il sottosegretario Fausta Bergamotto, il commissario straordinario per la Ricostruzione Guido Castelli e l’ex presidente della Regione Gian Mario Spacca.

Durante il dibattito, il Ministro Urso ha affrontato questioni legate al contesto economico internazionale, ma ha riservato particolare attenzione al territorio marchigiano, soffermandosi sulle vertenze industriali locali e sul futuro della Beko Italia. A margine dell’evento, ha incontrato i rappresentanti sindacali dello stabilimento fabrianese, rassicurando sul futuro del sito produttivo.

«Il piano industriale di Beko – ha dichiarato Urso – è confermato e prevede un investimento complessivo di 300 milioni di euro, di cui oltre 76 milioni destinati alle Marche. L’obiettivo è fare di Beko Italia il più grande polo europeo nel settore degli elettrodomestici, tutelando gli stabilimenti esistenti e attivando nuove linee produttive».

Urso ha poi parlato della vicenda legata all’utilizzo del marchio “Fabriano” da parte del gruppo Fedrigoni, chiarendo che il Ministero è pronto ad agire «a tutela dei consumatori e del territorio» qualora venisse accertato un uso improprio o fuorviante del nome.

Durante il suo intervento, il presidente Francesco Acquaroli ha espresso gratitudine per l’attenzione dimostrata dal Governo e dal Ministro Urso. «Quella su Beko è stata una trattativa complessa, in cui all’inizio sembrava non esserci speranza – ha affermato – ma grazie all’impegno del Governo abbiamo messo in sicurezza ciò che era possibile, dal punto di vista occupazionale e produttivo». Acquaroli ha sottolineato l’importanza delle imprese locali e il ruolo centrale che la Regione Marche continua a rivestire nel panorama manifatturiero italiano: «Siamo la regione con la più alta densità imprenditoriale e la prima in Italia per percentuale di start-up innovative costituite da società di capitali».

Il presidente ha inoltre ricordato gli interventi normativi e finanziari messi in campo a sostegno dell’innovazione, con fondi europei destinati alla nascita e crescita delle start-up, insieme a una nuova legge regionale in materia. Ha infine evidenziato l’impegno sul fronte infrastrutturale, in particolare per le aree interne colpite dal sisma.

«A breve – ha detto – sarà riaperto il cantiere sulla Strada Statale 76, mentre entro l’estate inizieranno i lavori su due tratti della Pedemontana, come comunicato dal commissario Castelli. Si tratta di investimenti fondamentali per ridare competitività ai territori colpiti e per sostenere una ripresa duratura».

L’incontro si è chiuso con un messaggio di fiducia: «Progetti come Mole Urbana ci mostrano che è possibile innovare anche in territori provati da crisi economiche e terremoti. Le Marche vogliono tornare a essere protagoniste, puntando su creatività, industria e infrastrutture», ha concluso Acquaroli.








Tutti gli articoli