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ANCONA - Cresce il numero di pazienti seguiti dal Pleural Service, l’ambulatorio presente nella struttura operativa dipartimentale di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche.
Il centro, dedicato alle persone che presentano patologie della pleura e attivo dal settembre del 2023, segue una media di 200-250 pazienti l’anno e i numeri, purtroppo, sono in crescita, come confermato da Federico Mei – Professore Associato di Malattie dell’apparato respiratorio alla UNIVPM e Responsabile del Pleural Service -: “In effetti stiamo vedendo un aumento di persone affette da patologie della pleura, soprattutto nel corso dell’ultimo anno. Si tratta di pazienti fragili, molto spesso oncologici, cardiopatici, ematologici, nefropatici e così via, in alcuni casi con vissuti molto complessi _ spiega il Professor Mei - di pari passo, dal momento dell’attivazione di questo service dedicato, è stata notata una robusta diminuzione dei ricoveri impropri per problemi clinici di tipo pleurico.
Il Pleural Service permette la presa in carico di questi pazienti, garantendo cure dirette e tempestive ed una migliore qualità della vita nella malattia. Dopo l’iniziale fase di avvio, l’ambulatorio è ormai diventato organico e strutturale e il numero di pazienti che vi afferisce è in continua crescita, configurandosi come unico nelle Marche con queste caratteristiche. Si sta implementando inoltre la rete con le varie strutture periferiche dislocate negli altri ospedali del territorio”.
Fino al settembre di due anni fa, i pazienti con patologia pleurica afferivano alla SOD di Pneumologia attraverso il sistema dell’emergenza, dal pronto soccorso ai reparti di medicina per poi arrivare all’ambulatorio pneumologico divisionale generico. In sostanza non esisteva questo filtro vitale che consente ora a pazienti e famiglie di avere un punto di riferimento a livello regionale e di poter essere assistiti e curati in maniera diretta, rapida e specifica, con successiva presa in carico (in contemporanea al Pleural Service all’epoca è stato attivato anche un altro ambulatorio specialistico, quello delle bronchiectasie, che si affianca al pre-esistente ambulatorio delle pneumopatie infiltrative diffuse e fibrosi polmonare).
Di recente il tema della patologia pleurica è stato affrontato all’interno del convegno nazionale PleurAncona, organizzato proprio dall’AOUM e dall’Università Politecnica delle Marche (co-responsabile scientifico, assieme al Professor Mei, il Dottor Michele Sediari), che si è svolto all’ospedale di Torrette.
La due giorni dell’evento, giunto alla sua terza edizione, ha visto la partecipazione di un board di tutto rispetto, una collaborazione ormai consolidata tra la Pneumologia di Torrette e gli specialisti di alcuni centri di riferimento nazionali e internazionali, come l’Università di Oxford e Bristol (Regno Unito).
Un’attenzione in grande crescita dunque, a causa di una serie di fattori: “Stiamo assistendo a un incremento epidemiologico di alcune patologie collegate agli inquinanti e in generale ad aspetti ambientali _ spiega Federico Mei che fa parte del board scientifico del network internazionale sulla patologia pleurica ’IMPACT’ della Società Europea di Pneumologia (ERS).
A tal proposito, seppur ancora in una fase embrionale, attraverso alcune collaborazioni, tra cui quella con l’università di Glasgow (Scozia, Regno Unito, ndr.) ci stiamo orientando su una ricerca tesa a evidenziare il potenziale impatto delle microplastiche nella patogenesi della patologia pleurica, andando in primis a verificare se presenti nel tessuto pleurico. Non va dimenticato, infatti, che circa il 25% di tali patologie ha un’origine sconosciuta.
È qui, come in altri ambiti, che entra in gioco la ricerca clinica. Le cause ambientali, insieme ad altre esposizioni in ambito lavorativo, sono probabilmente una delle ragioni principali dietro l’afferenza sempre maggiore di casi al nostro ambulatorio specialistico (basti pensare alle patologie legate all’amianto, il cui picco è previsto proprio in questi anni).
Il resto lo hanno reso possibile progressi in ambito tecnologico, assistenziale e organizzativo, penso a una diagnostica sempre più raffinata e soprattutto precisa, la possibilità di contare su un team e su spazi dedicati, senza dimenticare l’importante aspetto di formazione e diffusione delle conoscenze in eventi scientifici come PleurAncona, ormai un appuntamento consolidato, che rappresenta il volàno ideale per certificare Torrette come centro di riferimento del sistema territoriale per questa specialità.
È chiaro, in definitiva, che il nostro ambulatorio rientra all’interno di una galassia ben più ampia, che ha come sua base naturale anche la ricerca clinica, garantita in ambito intra-universitario ed inter-universitario, tramite collaborazione con altri centri di riferimento su scala internazionale”.