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Un intenso momento di riflessione collettiva ha attraversato San Severino Marche con la terza edizione della “Camminata per la Vita”, iniziativa ideata dal professor Giammario Borri, che ha trasformato le strade della città in un sentiero di solidarietà e memoria. Centinaia di persone – tra cittadini, giovani neopatentati, rappresentanti istituzionali e familiari di vittime della strada – si sono uniti in un gesto simbolico e concreto per promuovere la sicurezza stradale e ricordare chi ha perso la vita troppo presto.
La partenza ha avuto luogo in piazza Del Popolo, cuore pulsante della cittadina marchigiana, da dove il corteo si è snodato per circa sei chilometri fino a raggiungere la frazione di Taccoli. Un momento particolarmente toccante si è svolto lungo il tragitto, davanti alla lapide che ricorda Matteo Falistocco, giovane vittima di un incidente automobilistico avvenuto esattamente dieci anni fa. In quel punto, il silenzio e la commozione hanno preso il posto del passo, rendendo omaggio a una vita spezzata.
A rendere ancora più intensa la marcia, la presenza dei familiari di Pietro Fabiani, il ciclista recentemente scomparso lungo la strada 361 Septempedana. La loro partecipazione ha rappresentato un segno tangibile del dolore che accomuna tante famiglie e della forza che nasce dalla condivisione del ricordo.
Numerose le autorità intervenute, a sottolineare il valore istituzionale dell’iniziativa patrocinata dal Comune di San Severino Marche. Tra i presenti, il sindaco Rosa Piermattei, il primo cittadino di Montecassiano Leonardo Catena, la consigliera di Parità della Provincia di Macerata Debora Pantana, oltre al vicesindaco Vanna Bianconi e all’assessore allo sport Paolo Paoloni. Presente anche l’Arma dei Carabinieri con il luogotenente Massimiliano Lucarelli, la Polizia Locale con il sostituto commissario Adriano Bizzarri e diversi rappresentanti delle associazioni locali.
I partecipanti hanno percorso il tragitto accompagnati da striscioni e slogan che hanno dato voce al significato della giornata: “La vita è un dono: fanne realtà”, “Mai più fiori schiacciati per strada” – messaggio impresso anche sulle magliette indossate dai camminatori – e “Vola più in alto che puoi”.
“Questa non è solo una camminata – ha dichiarato il sindaco Rosa Piermattei – è un grido d’allarme, un invito alla responsabilità, un momento di profonda umanità. La sicurezza stradale è una priorità che parte dalle scelte di ciascuno di noi. Penso soprattutto ai giovani, ai neopatentati: basta un attimo di distrazione per spegnere una vita. Camminiamo per onorare chi non c’è più, ma anche per accendere nei cuori e nelle menti una nuova consapevolezza”.
Il corteo è stato seguito e supportato da Carabinieri, Polizia Locale, volontari e scout dell’Agesci. La società Contram ha messo a disposizione un servizio navetta gratuito per la chiesa di Taccoli, dove don Donato De Blasi, vicario vescovile, ha guidato un momento di raccoglimento spirituale.
La partecipazione corale di tutta la comunità – famiglie, giovani, anziani – ha confermato la profonda adesione dei cittadini a un’iniziativa che vuole essere, più che un evento, un messaggio duraturo: sulla strada, ogni vita conta e ogni gesto responsabile può fare la differenza.