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ANCONA - Il pm ha contestato al femminicida le aggravanti del vincolo del coniugio, della premeditazione e della crudeltà. Nikollaq Hudrha residente a Belforte del Chienti (Macerata) ma domiciliato nel Perugino, che ha ucciso l’ex moglie a coltellate sabato sera in centro a Tolentino. Il 55enne albanese, ha reso completa confessione al pubblico ministero affermando di ritenere la donna un "pericolo per sé e per i suoi figli".
Diverse le coltellate sferrate all’ex moglie con un coltello da cucina con una lama di 18 centimetri. I due ex-coniugi hanno due figli di 21 e 23 anni che abitavano con la madre. Negli ultimi tempi non ci sono stati segnali di un imminente pericolo per l’incolumità della donna che ieri sera si stava recando regolarmente a lavoro quale badante. L’uomo è da tempo domiciliato a Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia, dove lavorava come operaio agricolo presso un’azienda del posto.
I militari dell’aliquota radiomobile della compagnia Carabinieri di Tolentino, a seguito di segnalazione di alcuni cittadini presenti sul luogo del delitto, erano intervenuti sabato sera in quel Parco delle Foibe e hanno subito fermato il 55enne che, dopo ucciso la donna, era rimasto a poca distanza dalla vittima. I Carabinieri hanno accompagnato il 55enne in caserma e hanno recuperato anche l’arma del delitto. Il femminicida, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, è giunto a Tolentino con la propria auto, che è stata sequestrata, e ha raggiunto il luogo del delitto con un monopattino che portava con sé in macchina. Il 55enne ha chiesto di parlare con i figli, ma per il suo stato d’animo, gli investigatori hanno preferito rimandare l’incontro ad altra occasione.
Oggi l’autopsia sul corpo della vittima, la mamma 45enne Gentiana Hudhra, l’incarico è stato affidato al medico legale dottor Antonio Tombolini.Il pm sta valutando se disporre una perizia psichiatrica sul femminicida.