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Nuovo divieto di balneazione lungo tutto il tratto delle Marmitte dei Giganti, nel territorio comunale di Fossombrone. L’ordinanza, firmata dal sindaco, punta a prevenire potenziali tragedie legate al rischio di annegamento, un pericolo amplificato dalla vicinanza della diga di San Lazzaro, gestita da Enel. L’apertura improvvisa delle paratoie infatti può causare repentini aumenti del livello del fiume Metauro, con forti correnti in un’area morfologicamente complessa, caratterizzata da pareti rocciose alte fino a trenta metri e dalla presenza delle celebri cavità circolari che danno nome al sito.
A preoccupare non è solo il contesto naturalistico, ma anche l’elevata frequentazione del luogo, specie in estate. Centinaia di turisti raggiungono ogni anno le Marmitte per tuffarsi o nuotare nelle acque del fiume, spesso senza conoscere i pericoli. Da qui la necessità, secondo l’amministrazione comunale, di adottare misure drastiche a tutela della pubblica incolumità.
Il divieto, però, non blocca del tutto la fruizione turistica. Restano infatti consentite le escursioni in canoa organizzate da associazioni come Apd Pro Metauro e Happy River, regolarmente autorizzate dal Genio Civile della Regione Marche e informate preventivamente da Enel in caso di interventi sulla diga. Le due realtà, ben radicate sul territorio, offrono un’esperienza guidata e in sicurezza, permettendo di ammirare il canyon da un punto di vista privilegiato e suggestivo.
Pro Metauro, fondata nel 1977, aderisce a federazioni sportive nazionali come FICK, Firaft e CSI, e promuove attività all’aria aperta senza fini di lucro. Happy River, invece, propone itinerari di circa 700 metri all’interno del canyon, della durata di circa un’ora e mezza: un modo per scoprire la storia geologica millenaria del sito tra giochi di luce, echi e paesaggi mozzafiato.
L’ordinanza ha però sollevato anche qualche perplessità. C’è chi ritiene che basterebbe rafforzare la cartellonistica di avviso, segnalando il pericolo delle ondate improvvise. Altri sottolineano come, nonostante l’afflusso di persone, non si siano mai verificati casi gravi tali da giustificare un divieto così rigido.
Il dibattito è aperto, come dimostrano anche le 13mila visualizzazioni social dell’ordinanza in meno di 24 ore. Ma per ora la linea della prudenza prevale: niente bagni alle Marmitte, almeno per questa estate.