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Si chiamava Mustapha Aderdour, il 17enne di origini marocchine morto sul colpo all’alba di lunedì nel tragico incidente avvenuto lungo la strada che collega Cascinare a Castellano. Al volante della Panda Van, poi risultata rubata, c’era il cugino, di 24 anni che guidava seppur sprovvisto di patente. Ora nei suoi confronti si ipotizza il reato di omicidio stradale. Da una prima ricostruzione non era in corso nessun inseguimento, ma si è trattato di un incidente autonomo.
Il ragazzo alla guida avrebbe perso il controllo del mezzo a causa del fondo scivoloso e probabilmente dell’alta velocità finendo prima contro un albero e poi nella scarpata sottostante: un volo di 4 metri terminato con il ribaltamento dell’auto. Con loro sul mezzo c’era anche il papà della vittima, un 48enne marocchino, già noto alle forze dell’ordine, che ha visto il figlio morire sotto i suoi occhi. I due feriti ancora sotto choc restano entrambi ricoverati a Torrette di Ancona, ma non sono in pericolo di vita. Sull’incidente indagano i carabinieri di Sant’Elpidio a Mare.
Secondo le prime informazioni, l’auto furgonata era stata rubata a Civitanova Marche (Macerata) verso le 23, qualche ora prima del drammatico schianto e a circa una decina di chilometri dal luogo in cui è avvenuto l’incidente mortale che si è verificato alle 5 del mattino in via Gabriele d’Annunzio. I lamenti dei due feriti avrebbero attirato alcuni residenti della zona che hanno allertato i soccorsi.
Sul posto sono arrivati assieme alle ambulanze anche i vigili del fuoco di Fermo che hanno estratto il corpo del 17enne dall’abitacolo, purtroppo senza vita. Gli altri due erano invece stati sbalzati fuori dalla macchina. Il 24enne alla guida si è procurato lo schiacciamento di una vertebra. Il 48enne, invece, avrebbe riportato un forte trauma toracico.
I carabinieri stanno cercando di capire come i tre che viaggiavano a bordo della Panda van, nella quale non sono stati trovati arnesi da scasso, ne siano venuti in possesso. Di certo c’è che un ragazzo l’aveva incautamente lasciata in sosta col motore acceso in corso Umberto I a Civitanova, ma non l’ha trovata più.
Attualmente non risulta che dal momento del furto a quello dell’incidente i tre abbiano utilizzato l’auto per scopi criminosi, anche se nella stessa notte è stato messo a segno un furto in un bar tabaccheria di Porto Sant’Elpidio. Mentre i carabinieri continuano ad indagare e a visionare le telecamere della zona, la salma del giovane Mustapha è stata riconsegnata al dolore della mamma.