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PORTO RECANATI – I finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, nel corso di una mirata attività di controllo economico del territorio, volta tra l’altro al contrasto della contraffazione, hanno effettuato un’attività di polizia giudiziaria d’iniziativa che ha permesso di sequestrare e ritirare dal mercato circa 3.200 giocattoli e accessori da collezione (cosiddetti “Labubu”), negli ultimi tempi divenuti anche accessorio di moda molto in voga e ricercato dai giovani, risultati contraffatti in quanto riproduzioni identiche e/o equivalenti dei modelli registrati dal titolare del marchio e pertanto idonei ad indurre in inganno i consumatori.
L’operazione scaturisce da un’attività di osservazione ed analisi informativa, grazie anche all’ausilio degli applicativi informatici in uso al Corpo, che è sfociata in un’operazione di polizia giudiziaria nei confronti di una società, il cui legale rappresentante, di origine sinica, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per le fattispecie delittuose di commercio di prodotti con segni falsi e/o mendaci.
Nell’immediatezza delle operazioni è stata anche effettuata una perizia speditiva della merce che ne confermava inequivocabilmente la contraffazione.
La persona denunciata, per il principio della presunzione d’innocenza, non potrà essere ritenuta colpevole sino a quando la sua responsabilità non sarà definitivamente accertata con sentenza irrevocabile di condanna.
L’azione realizzata dal Corpo a presidio dello specifico comparto contribuisce a salvaguardare il tessuto produttivo italiano, particolarmente esposto agli effetti dannosi del fenomeno illecito, nonché a garantire la salute e la sicurezza dei consumatori.
Inoltre, la contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri determinano significative perdite di gettito fiscale, che si traducono in una diminuzione della crescita del Paese e in una riduzione dei servizi pubblici per i cittadini.

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