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L’ennesima tragedia sul lavoro scuote l’Abruzzo a pochi giorni dai funerali di Luigi Coclite, morto sotto le macerie del cantiere crollato a Firenze. Si chiamava Gaetano Domenico Mastroieni, il camionista travolto e ucciso ieri sera da un tir in manovra nel piazzale dell’Amadori, a Mosciano Sant’Angelo. 66 anni, origini siciliane ma trapiantato a Forlimpopoli, Mastroieni lavorava per una ditta esterna di trasporti. Ieri sera, intorno alle 22, è stato falciato proprio da uno dei suoi tir, guidato da un collega. Stando ad una prima ricostruzione, la vittima aveva appena completato le consegne e stava attraversando il piazzale quando l’altro mezzo pesante, impegnato in una manovra, l’ha travolto. Devastante l’impatto, che non gli ha lasciato scampo. Difficili le operazioni di recupero del cadavere da parte dei vigili del fuoco, impegnati tutta la notte con mezzi speciali nell’estrazione del corpo, rimasto schiacciato sotto le ruote del tir. Sotto choc, i presenti e il collega amico che era alla guida del mezzo pesante e che ai Carabinieri di Giulianova avrebbe detto di non essersi accorto della presenza di Mastroieni durante la manovra. Sul corpo della vittima potrebbe essere disposta l’autopsia mentre è quasi certa l’apertura di un fascicolo con iscrizione dell’autista investitore nel registro degli indagati, come atto dovuto. Intanto, nella notte è arrivata una nota dell’Amadori, in cui l’azienda romagnola ha espresso profondo dolore per l’accaduto e le più sentite condoglianze alla famiglia di Mastroieni. Parole condivise anche dalla Cgil di Teramo: “Siamo sgomenti e addolorati"– fa sapere il sindacato che annuncia il coinvolgimento di Rsu e Rls per chiarire come siano andare le cose. Resta lo choc e il dolore per l’ennesima vittima di un incidente sul lavoro.

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