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Una notte da incubo a Fara Filiorum Petri (in provincia di Chieti) dove quattro persone con il volto coperto e armate sono entrate in una villa e hanno immobilizzato, picchiato e legato i proprietari: si tratta di un imprenditore settantenne, molto noto nel settore degli imballaggi e sua moglie. I due sono stati legati con delle fascette in plastica e sono stati liberati diverse ore dopo solo all’arrivo dei carabinieri che li hanno trovati in stato di choc e li hanno accompagnati all’ospedale di Guardiagrele: qui una volta medicati sono usciti con una prognosi di 10 giorni ciascuno.
I rapinatori sotto la minaccia di una pistola e alcuni coltelli si sono fatti aprire la cassaforte e si sono impossessati di denaro e gioielli per migliaia di euro. I quattro si sono poi allontanati facendo perdere le loro tracce. Indagano i Carabinieri che danno la caccia ad una banda, a quanto pare dell’Est Europa, almeno dall’accento che avevano, come hanno riferito le stesse vittime.
Se ne sarebbero andati dalla villa dopo ben 4 ore, all’una di notte, con un bottino di circa 90mila euro in tasca. Il tutto dopo aver passato la candeggina su ogni superficie che avevano toccato, in modo da non lasciare tracce. Si tratterebbe di professionisti del settore che da giorni studiavano i movimenti della coppia.
In Abruzzo sono stati diversi negli ultimi anni i colpi simili a questo, quello più noto, sempre nel chietino, era stato messo a segno nel settembre 2018. Una rapina cruenta in una villa in località Carminiello di Lanciano. Vittime: Carlo Martelli, chirurgo cardiovascolare in pensione, fondatore dell’ associazione Anffas, e la moglie Niva Bazzan alla quale i malviventi tagliarono un lobo dell’orecchio. Illeso il figlio disabile. Poi il blitz nella villa della famiglia De Cecco, nel gennaio 2023 a Montesilvano. Più di recente ai danni dei titolari del maglificio Gran Sasso, che ha sede in Val Vibrata.