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ANCONA - Un caso di autolesionismo ogni due giorni. E’ allarme nelle carceri marchigiane, specie a Montacuto, per il disagio psicologico, le patologie psichiatriche e gli atti di autolesionismo nelle carceri marchigiane con il picco dei 187 casi nella casa circondariale di Ancona nel 2023. Un altro dato che fa riflettere sono i "Diciassette psicologi per 900 detenuti".
Preoccupa questo spaccato di vita all’interno degli istituti carcerari della regione, ed è stato lo spunto per una riflessione ancora più ampia della situazione carceraria nelle Marche da parte del Garante regionale dei Diritti per la persona Giancarlo Giulianelli nel corso di una conferenza stampa a Palazzo delle Marche.
I disagi per i detenuti sono aggravati dalle carenze di personale nell’area trattamentale, come funzionari e psicologi, e di agenti della polizia penitenziaria in servizio che nelle Marche sono 184 in meno di quelli previsti in organico.
"Non basta più accendere i riflettori - ha sottolineato Giulianelli - soltanto quando si è al cospetto di gesti estremi. Non basta più semplicemente fotografare, occorre intervenire. Ma al momento ci troviamo in una situazione di profondo stallo, con notizie che rischiano di aggravarla ancora di più".
In base al monitoraggio del Garante le patologie più diffuse, soprattutto negli istituti maggiori, sono quelle psichiatriche (diversi detenuti in terapia psicotropa); poi problemi cardiovascolari, respiratori, osteoarticolari. Le tossicodipendenze hanno rilevanza come i tentativi di suicidio; si registrano diversi scioperi della fame.
La situazione è resa ancora più fluida dai trasferimenti dei detenuti con ingressi che rendono oscillante il sovraffollamento e possono introdurre nuove patologie, casi di disagio non sempre subito individuabili. Il Garante ha sottolineato come il disagio psicologico per i detenuti dipenda da vari fattori tra cui la carenze di affettività di contatti, con i famigliari, dell’area trattamentale per la rieducazione, di presenza di personale per rendere più efficienti e tempestive misure alternative ma anche sul fronte del reinserimento lavorativo: Giulianelli auspica un allargamento della possibilità per i detenuti di chiamata e videochiamata con i familiari, specialmente con i figli minori; ha fatto riferimento anche alla sentenza della Cassazione sull’affettività e sessualità in carcere, che ha dichiarato illegittimo l’articolo 18 dell’ordinamento Penitenziario, ammettendo comunque che le strutture carcerarie attuali non sono attrezzate e adeguate su questo fronte.
"Chi ha il potere di farlo agisca. - l’appello di Giulianelli a proposito della necessità di alleviare il disagio psicologico in carcere - Le carceri non possono essere considerate l’ultimo dei problemi di questo Paese. Tutt’altro. Maggiore attenzione, più personale in tutti i settori, ambienti strutturalmente idonei, incremento delle attività trattamentali in grado di riempire il vuoto che circonda il detenuto e, quando possibile, lo aiuti anche sul versante dell’attività lavorativa al momento del fine pena".
Secondo i dati del Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria (Prap) di Emilia Romagna e Marche, al 31 dicembre 2023 erano presenti negli istituti penitenziari 17 psicologi (5 per Montacuto e Barcaglione, uno Marino del Tronto, 2 Fermo, 3 Fossombrone, 6 Villa Fastiggi) e 17 funzionari per il giuridico pedagogico dell’ area trattamentale (6 per Montacuto e Barcaglione, 3 Marino del Tronto, 2 Fermo, 3 Fossombrone e 3 Fermo) con quattro responsabili (uno per entrambe le strutture di Ancona e nessuno a Fermo).
Il problema principale, segnala il Garante, è l’assistenza, la presenza di personale adeguato che rischia di assottigliarsi sempre di più. Il Prap ha segnalato al Ministero della Giustizia che, a causa di un ulteriore taglio dei fondi a disposizione, si prospetta una riduzione di ore per l’assistenza psicologica mensile dei detenuti, con una media di circa 20 minuti per ognuno. Nelle Marche, a Barcaglione e Montacuto ci sarebbero a disposizione 149 ore per 416 detenuti, Villa Fastiggi 112 per 244, Marino del Tronto 58 per 92, Fossombrone 34 per 85; Fermo 35 per 57. Giulianelli condivide la preoccupazione esternata dalla Provveditore Gloria Manzelli: "abbiamo rappresentato più volte le innumerevoli criticità legate alla carenza di personale sanitario negli istituti penitenziari, anche a fronte di un aumento del disagio psicologico. L’ulteriore riduzione delle ore per quanto riguarda l’assistenza andrebbe ad aumentare le problematiche esistenti".
Per quanto riguarda le presenze di detenuti nelle carceri marchigiane, secondo i dati del Report mensile del Ministero di Giustizia-Dipartimento amministrazione penitenziaria, al 31 marzo 2024 presenti 892 (288 stranieri e 21 donne) per una capienza di 837 unità; 705 con condanna definitiva, 105 in attesa di primo giudizio, 81 con condanna non definitiva. Le principali criticità a Montacuto (323 presenze su una capienza di 256), e Marino del Tronto di Ascoli Piceno (89 detenuti a fronte di 103 posti). Per gli agenti di Polizia penitenziaria presenti 125 (su 176 previsti) a Montacuto, 56 (su 67) a Barcaglione, 133 (su162) a Marino del Tronto, 45 (su 49) a Fermo, 87 (su 129) a Fossombrone e 141 (su188) a Pesaro. Per quanto riguarda la Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Macerata Feltria, gli ospiti presenti all’8 aprile del corrente anno risultano 24 (22 uomini e due donne) con una fascia di età compresa tra i 23 e i 62 anni: 13 persone sono in attesa di poter accedere alla struttura.
All’interno della Rems operano diverse figure professionali, tra direttore sanitario, coordinatore, responsabile medico psichiatra, medici , coordinatore infermieristico, infermieri, educatori professionali e operatori socio sanitari. Il Garante ha riferito di aver parlato con il presidente Acquaroli, condividendo con lui la necessità di avere a disposizione una ulteriore struttura di questo tipo nelle Marche: si tratta, in ogni caso, di una materia di competenza centrale e che quindi dovrà eventualmente passare per una decisione governativa