Umberto Trenta candidato alle Europee per Azione con i Repubblicani Europei

ANCONA - "Credere in una Europa unita e più forte dai nazionalismi divisivi". Con queste parole Umberto Trenta, ex consigliere regionale, ha presentato la sua candidatura alle elezioni europee per Azione come rappresentante del Movimento dei Repubblicani Europei.

Trenta, ascolano doc conosciuto in tutto il territorio regionale, ha spiegato di condividere con i Repubblicani “una visione che pone l’Europa al centro di una strategia globale”, come spiegato nella conferenza che ha visto anche la partecipazione di Luciana Sbarbati, veterana di due legislature europee e sostenitrice di un federalismo europeo ancora non realizzato.

Trenta ha sottolineato l’importanza di un’Europa forte e ha criticato i movimenti nazionalisti e sovranisti che minacciano l’integrazione europea. La collaborazione con il partito di Calenda è descritta non come un’alleanza circostanziale ma come una sinergia a lungo termine, che mira a superare la crisi attuale e a promuovere una gestione proattiva delle opportunità, come quelle offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Durante il suo intervento, ha evidenziato la necessità di valorizzare le Marche e il suo capoluogo Ancona, promuovendo questi territori come nodi cruciali nel corridoio europeo e nell’area adriatica, che comprende anche gli Stati balcanici e diverse regioni italiane.

La segretaria nazionale del Movimento dei Repubblicani Europei, Luciana Sbarbati, ha enfatizzato l’importanza delle prossime elezioni per rafforzare il ruolo dell’Europa a livello globale. Ha sostenuto che ciò sarà possibile solo perseguendo con determinazione l’obiettivo di un’Europa politicamente federale, con una politica estera comune e una difesa congiunta, oltre alla riforma dei trattati e all’abolizione del diritto di veto.

"Siamo alla vigilia di elezioni europee cruciali per il futuro dell’Unione," ha dichiarato Sbarbati, sottolineando come la candidatura di Trenta rappresenti un impegno verso un’Europa che sia leader attivo e non subalterno nel panorama internazionale.