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ANCONA - Economia e ospitalità sono stati i temi al centro della Tavola Rotonda sul ruolo della ristorazione nel sistema economico tenutasi questa mattina presso la sede della Confcommercio di Pescara quale occasione per presentare la seconda edizione della Giornata della Ristorazione, l’appuntamento promosso da FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Ministero della Cultura e del Ministero del Turismo.
Dopo il successo dello scorso anno, sono 10.000 le attività in Italia e all’estero, tra ristoranti, trattorie, osterie e pizzerie che hanno aderito alla Giornata. Sono livelli di adesione all’iniziativa che rispecchiano la diffusa necessità tra gli operatori del nostro Paese di un confronto aperto e costruttivo sui valori economici, sociali e culturali rappresentati dal settoreLa giornata, infatti, ha l’obiettivo di ricordare che la ristorazione italiana, con 54 miliardi di valore aggiunto e 1,4 milioni di occupati, non solo è essenziale per l’agroalimentare e il turismo ma è anche uno snodo fondamentale di storia, tradizioni e identità che esprime lo stile di vita italiano. La Giornata della Ristorazione è dedicata tanto alla tradizione alimentare del nostro Paese, quanto alle sfide che attendono il settore della Ristorazione, ampiamente sottolineate proprio dal Rapporto Ristorazione FIPE 2024 presentato nel corso della Tavola Rotonda alla presenza del Prof. Stefano Cianciotta, Amministratore Delegato della FIRA. Alla Tavola Rotonda hanno anche partecipato Riccardo Padovano, Presidente della Confcommercio Pescara e della Fipe Pescara, Gabriele Armenti, Coordinatore Provinciale di Fipe-Ristoranti Pescara, e Carlo Auriti, Presidente Provinciale della FIC-Federazione Italiana Cuochi.


Stefano Cianciotta (Amministratore Delegato della FIRA): “Quel che emerge dal rapporto sulla Ristorazione è la capacità delle imprese che hanno superato la dura fase del Covid di consolidarsi sul mercato e di pensare anche a nuovi investimenti nell’innovazione digitale e nella transizione ambientale.
Occorre insistere nel creare una sinergia fra pubblico e privato per mettere a sistema le potenzialità dell’enogastronomia abruzzese che può e deve divenire un canale di attrazione turistica consistente per la nostra regione”.

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