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Dopo l’accoltellamento mortale di Porto Sant’Elpidio, nel weekend si sono intensificati i controlli antidroga in tutto il fermano da parte del Comando provinciale dei carabinieri.
In particolare, due uomini di origini campane e un elpidiense, tutti e tre pregiudicati e residenti sul territorio sono stati denunciati dopo essere stati riconosciuti, grazie ad individuazione fotografica e con il riscontro delle app per messaggistica come i pusher che avevano ceduto più volte cocaina a un tossicodipendente del luogo, il quale non riuscendo a pagare, aveva maturato con i tre spacciatori un debito di 1.200 euro.

L’uomo era stato sottoposto a ripetute minacce di morte da parte dei tre, anche in presenza dei suoi familiari, per ottenere il credito.
La vicenda evidenzia ancora una volta la presenza del fenomeno dello spaccio, che genera ulteriori e gravi problematiche sociali e criminali.

Intanto nel corso di un servizio perlustrativo sempre i Carabinieri della Stazione di Porto Sant’Elpidio (FM) hanno rintracciato e dato esecuzione ad un’ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari a carico di un foggiano di 44 anni responsabile del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e violenza privata.


Sempre a Porto Sant’Elpidio (FM), nel corso un servizio coordinato disposto dalla Compagnia Carabinieri di Fermo, sono state controllate complessivamente 85 autovetture e identificate 158 persone.

In questo contesto, è stato denunciato anche un pregiudicato di 30 anni trovato in possesso di un coltello a serramanico e alcuni grammi di hashish - durante il controllo, è stato denunciato anche un pregiudicato di 41 anni residente nella provincia, per aver violato il foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Fermo.

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