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Entrano nel clou le celebrazioni per il Settantennale della Quintana di Ascoli. E oggi pomeriggio, in pinacoteca, è stato vissuto uno dei momenti più attesi con l’inaugurazione della mostra dei Palii. L’esposizione, dal titolo ‘I Palii della Quintana dal 1955 ad oggi: viaggio nell’arte attraverso il simbolo della vittoria, promossa con il supporto della Regione, resterà visitabile fino al 29 settembre nella sala della Vittoria e nella galleria Giosafatti, al primo e al secondo piano della stessa pinacoteca di piazza Arringo. I quintanari, gli appassionati, i curiosi e i turisti potranno dunque ammirare alcuni dei Palii più rappresentativi dei 70 di storia della Quintana moderna, messi a disposizione dai sestieri che, a suo tempo, li avevano vinti. Dal primo Palio del 1955 a quello del 1961 che celebrava invece i cento anni dell’Unita d’Italia, dal Palio del decennale di Gaetano Carboni ad alcune delle opere realizzate dagli artisti più famosi dell’arte contemporanea come Nespolo, Tadini, Notargiacomo, Galliani e tanti altri: insomma, una mostra che merita assolutamente di essere visitata. Inoltre, i possessori del tagliando di una delle due giostre della Quintana 2024, presentandolo in cassa, avranno diritto al biglietto ridotto per la mostra. Presente al taglio del nastro, oltre al sindaco Marco Fioravanti, il presidente del consiglio degli anziani Massimo Massetti. “Continuano gli eventi per onorare il Settantennale della nostra rievocazione storica e finalmente possiamo presentare questa mostra – ha spiegato Massetti -. Ovviamente, si tratta di una selezione di Palii, effettuata dal professor Stefano Papetti, visto che ad oggi la Quintana vanta un patrimonio di oltre cento drappi ed era impensabile portarli tutti. Qui, però, ci sono tutti quelli più rappresentativi, grazie alla disponibilità dei sestieri che hanno messo queste opere d’arte a disposizione della collettività”. “Complessivamente siamo arrivati a più di 130 Palii e questo ha imposto una selezione, fatta scegliendo quei drappi che hanno evocato situazioni particolari o realizzati da artisti di fama – ha proseguito lo stesso Papetti, direttore della pinacoteca, svelando poi chi sarà l’autore del Palio di agosto -. Prima di venire a mancare, Gaetano Carboni, quando realizzò il drappo per il Sessantennale realizzò anche quello del Settantennale. Il figlio e il restauratore Angelo Pavoni sono stati depositari, per dieci anni, di quest’opera, confezionata da un’artista straordinario che purtroppo non è più tra noi”. 

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