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Una vasta operazione della Polizia di Stato per il contrasto al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione si è conclusa nella notte in 27 province portando al sequestro di 3 centri massaggi cinesi, all’arresto di 7 persone per sfruttamento della prostituzione e a ben 71 denunce. Tra Marche e Abruzzo i controlli hanno riguardato le province di Ancona, L’Aquila e Teramo.

Circa 2.400 persone controllate da parte di oltre 400 operatori delle squadre mobili della polizia di Stato coordinati dallo Sco (Servizio Centrale Operativo). Alle sette persone arrestate, così come ai 71 denunciati, sono contestati reati in materia di immigrazione, sfruttamento della prostituzione, stupefacenti e reati contro la persona. Inoltre 51 persone straniere, sono risultate irregolari sul territorio nazionale: 26 delle quali destinatarie del provvedimento di espulsione.

In particolare, nel capoluogo dorico i blitz sono scattati in 5 centri benessere, all’interno dei quali è noto spesso si celino prestazioni sessuali a pagamento, dietro inesistenti attività professionali relative al settore estetico, pubblicizzate anche online attraverso siti e piattaforme di messaggistica dedicate.
Luoghi utilizzati soprattutto da soggetti appartenenti alla criminalità straniera, in particolare cinese, dediti al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione, talvolta anche minorile.

Sempre ad Ancona due persone sono state denunciate: una perché irregolare con i documenti, l’altra per vendita illegale di medicinali e ricettazione. Il sequestro penale di farmaci illegali è stato operato in collaborazione con le Fiamme Gialle. In tutto sono stati sequestrati 3mila medicinali: verosimilmente viagra, botulino e altri prodotti medicali di importazione e vendita illecita.

Complessivamente in tutta Italia sono state elevate 82 sanzioni amministrative per decine di migliaia di euro per esercizio abusivo dell’attività commerciale, violazione della normativa sull’immigrazione e sugli stupefacenti, irregolarità in materia di assunzione di lavoratori, violazione in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, violazione della normativa in materia di igiene e conservazione degli alimenti, infine in alcuni locali sono state riscontrate gravi carenze igienico - sanitarie.

A supporto degli Uffici investigativi hanno operato 60 equipaggi dei reparti prevenzione crimine e numerose unità cinofile.

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