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Aveva già tentato di togliersi la vita Francesca Ercolini. La donna delle pulizie aveva visto, qualche settimana prima del suicidio, la giudice in garage in una situazione simile a quella che poi si sarebbe verificata giorni dopo. Il maigistrato 51enne, presidente della Seconda sezione civile del Tribunale di Ancona, si è impiccata con un foulard alla scala che conduceva al piano superiore della sua abitazione di viale Zara, in zona mare a Pesaro. A scoprire il cadavere della donna erano stati il marito, l’avvocato Lorenzo Ruggeri, 56 anni, e il figlio 15enne, usciti un’ora prima per fare una passeggiata. Ora il marito è indagato per maltrattamenti dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, competente per i fatti che coinvolgono i magistrati marchigiani. Anche nei confronti del figlio della donna è stato aperto un procedimento presso il tribunale dei minorenni. A denunciarli è stata nel 2017 la madre della vittima, allegando chat, foto e video che lei e la figlia si scambiavano via whatsapp nel corso di conversazioni pressochè quotidiane. Dopo il primo tentato suicidio, la donna delle pulizie chiamò la madre della giudice raccontandole tutto. La signora si trasferì dalla sua residenza abituale di Campobasso, in una seconda casa a Pesaro per stare accanto alla figlia e tranquillizzarla. Ma non solo: la madre della donna, consapevole del clima teso nella famiglia della figlia con conflitti aperti in particolare col figlio adolescente, inviò una lettera anonima alla polizia, 15 giorni prima del suicidio, invitandola ad indagare nella vita della famiglia e su ciò che stava succedendo. La lettera, essendo anonima ed evidentemente senza elementi concreti utili per avviare indagini, non sarebbe stata presa in considerazione. La madre della giudice dunque temeva per l’equilibrio psicologico della figlia e aveva intuito la possibilità di una tragedia. I vicini di casa della Ercolini sono rimasti sorpresi dagli ultimi sviluppi giudiziari. Non si aspettavano che in quella famiglia si fosse venuta a creare questa situazione. L’avvocato Arturo Pardi, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pesaro ha comunque ricordato che non sono state prese decisioni né sentenze, rimarcando che l’avvocato Ruggeri gode di stima anche all’interno del foro e che «certe vicende rischiano soprattutto di causare danni ad un minore», restando comunque «sicuri che verranno chiarite in ogni sede.

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