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ANCONA – Dopo la sconfitta alle elezioni regionali, il Partito Democratico delle Marche si prepara a una nuova fase di confronto e rilancio. Nella serata di ieri si è riunita la segreteria regionale, guidata da Chantal Bomprezzi, insieme ai segretari provinciali, per analizzare con realismo l’esito del voto e delineare i prossimi passi.
Un incontro descritto come «franco, partecipato e costruttivo», nel quale è emersa la volontà di ripartire dal dialogo e dalla partecipazione. «Abbiamo perso – è stato detto – e solo riconoscendo i nostri errori possiamo ripartire. Non serve negare la realtà, ma affrontarla con coraggio e spirito unitario».
La segretaria regionale Bomprezzi ha proposto di avviare, nelle prossime settimane, assemblee provinciali aperte per discutere con iscritti e simpatizzanti, coinvolgendo anche il gruppo dirigente regionale. L’obiettivo è creare spazi di confronto vero, per ascoltare i territori, valorizzare le esperienze positive e correggere le criticità.
All’iniziativa prenderà parte anche Matteo Ricci, europarlamentare e candidato alla presidenza della Regione, che ha già confermato la propria disponibilità a partecipare agli incontri. A lui la segreteria ha rivolto un ringraziamento per «l’impegno e la determinazione» mostrati durante la campagna elettorale.
«È il momento di ricostruire – ha dichiarato Bomprezzi – con umiltà, passione e la forza delle idee. Le Marche hanno bisogno di un PD che torni a essere presente nelle comunità, vicino alle persone e capace di rappresentare un’alternativa credibile».
Nei prossimi giorni verranno comunicate le prime date degli incontri territoriali, che si annunciano come un passaggio cruciale per rilanciare il partito e ritrovare compattezza.
La nota è stata sottoscritta, oltre che dalla segretaria regionale, dai segretari provinciali Rosetta Fulvi (Pesaro Urbino), Thomas Braconi (Ancona), Luca Piermartiri (Fermo), Angelo Sciapichetti (Macerata) e Francesco Ameli (Ascoli Piceno).
«Andiamo avanti insieme – concludono – con spirito unitario e determinazione».