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ARQUATA DEL TRONTO - Otto anni dopo il devastante sisma del 24 agosto 2016, la comunità di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) si prepara a ricordare le 52 vittime delle scosse che hanno seminato morte e distruzione, in particolare ad Arquata e Pescara del Tronto. Questa notte, alle 2:30, si terrà la recita del rosario al parco di Pescara del Tronto, seguita, alle 3:36 – l’ora esatta della prima scossa – dalla commemorazione delle vittime nello spazio loro dedicato. Sarà presente anche il vescovo di Ascoli Piceno, Gianpiero Palmieri, che domani celebrerà una messa nella chiesa dell’area Sae di Pescara del Tronto.

In occasione dell’anniversario, il sindaco di Arquata, Michele Franchi, ha espresso preoccupazione per la lentezza della ricostruzione, invitando le imprese e i professionisti a non abbandonare i lavori nelle zone terremotate, anche se più complesse rispetto ad altre. "Qualche risultato si inizia a vedere, ma c’è ancora molto da fare, e soprattutto è necessario accelerare il processo," ha sottolineato Franchi.

Il sindaco ha evidenziato l’importanza di investire anche nei servizi essenziali, come il sistema fognario, per consentire il rientro degli arquatani nelle loro case, molti dei quali vivono ancora nelle casette Sae o sono sparsi in altre città. Riportare le famiglie ad Arquata e rilanciare il turismo restano le grandi sfide per il futuro. Franchi ha concluso affermando che il completamento degli interventi nelle frazioni di Tufo e Trisungo potrebbe favorire la realizzazione di strutture ricettive come i bed & breakfast, contribuendo al rilancio dell’economia locale.

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