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"Otto anni fa il catastrofico terremoto che ha devastato il Centro Italia". In "questo anniversario ricordiamo chi non c’è più e ci stringiamo ai famigliari e ai cari delle vittime: non siete mai stati soli, e l’Italia è e sarà sempre al vostro fianco". Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

"La terribile scossa delle 3.36, fissata nella mente di ognuno di noi dall’orologio fermo della Torre Civica di Amatrice, ha innescato una sequenza sismica che ha dispiegato i suoi effetti distruttivi per diversi mesi a seguire e ha coinvolto un territorio molto vasto della nostra nazione. Non dimenticheremo mai la notte del 24 agosto 2016. Le immagini della catastrofe, i borghi distrutti, il dolore e l’angoscia dei nostri connazionali, l’eroismo dei soccorritori sono tasselli di una memoria collettiva che il tempo non intaccherà".


"Otto anni dopo quella notte la ricostruzione non è ancora completata. Molto è stato fatto, ma altrettanto c’è da fare per restituire all’Appennino centrale il futuro che merita e per rispondere al desiderio di chi è nato e cresciuto in quei luoghi di tornare a viverli. Se l’obiettivo fondamentale è far rientrare i cittadini nelle loro case, e i numeri testimoniano che ciò sta progressivamente accadendo, restituire sicurezza e vitalità al Centro Italia è la premessa altrettanto imprescindibile per contrastare lo spopolamento ed evitare che le aree interne e montane siano abbandonate. Non possiamo permetterlo, perché ogni borgo d’Italia è un pezzo dello spirito nazionale e custodisce la nostra identità più profonda".


Continua la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’anniversario del sisma del Centro Italia del 2016.


"Realizzare luoghi sicuri, sviluppare progetti all’avanguardia, garantire le infrastrutture per combattere l’isolamento, sostenere le imprese e le attività produttive: questa - spiega la premier - è la strategia che il governo ha intrapreso e che sta portando avanti con grande determinazione. Il lavoro di squadra tra il ministro per la Protezione Civile Musumeci, il commissario Castelli, le Regioni coinvolte e i 138 Comuni del cratere ha impresso un cambio di passo e la rinnovata coesione istituzionale attorno all’obiettivo della ricostruzione è un valore aggiunto da preservare".

"La rinascita economica e sociale dell’Appennino centrale - conclude - non è solo un dovere per chi da sempre ama e vive qui luoghi, ma un investimento essenziale per tutta la nazione".

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