Condividi:
Revocare la cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini il 16 maggio 1924 dall’allora commissario prefettizio Ermanno Colucci. È questa la proposta contenuta in una mozione presentata dal gruppo consiliare Nos-Noi e Cultura Politica, guidato dal consigliere Daniele Di Massimantonio.
Le Motivazioni
In un’epoca in cui molti considerano il fascismo un capitolo ormai chiuso e superato, la mozione parte proprio da questa percezione diffusa, ma con un approccio diverso: "Se davvero vogliamo superare il fascismo, facciamolo fino in fondo", afferma il gruppo proponente. "Non si tratta di cancellare o revisionare la storia, ma di scrivere una nuova pagina che sancisca il rifiuto definitivo di quel retaggio."
La proposta è chiara: Giulianova potrebbe diventare uno dei primi comuni abruzzesi a revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini, un atto che pochi altri comuni della regione, che conferirono simile onorificenza al Duce nella primavera del 1924, hanno avuto il coraggio di compiere. Un precedente c’è stato, come nel caso di Guardiagrele, dove la revoca fu proposta tre anni fa ma non accolta dal Consiglio Comunale, mantenendo così l’onorificenza a Mussolini con il sostegno di una giunta nostalgica guidata da Donatello Di Prizio.
La mozione, presentata al Consiglio Comunale di Giulianova, non mira solo a compiere un atto simbolico di rottura con il passato, ma anche a riaffermare i valori antifascisti sanciti dalla Costituzione Italiana e dallo Statuto Comunale. È un gesto che non vuole essere un semplice esercizio di memoria storica, ma una dichiarazione di impegno attuale e futuro contro l’odio razziale, la guerra e l’autoritarismo.
Il gruppo consiliare Nos-Noi e Cultura Politica si dice certo che i consiglieri di maggioranza, conosciuti per le loro posizioni civiche e antifasciste, non siano in alcun modo paragonabili a coloro che, come accaduto a Guardiagrele, hanno scelto di confermare la cittadinanza onoraria a Mussolini. "Il fascismo – come lo ha definito lo scrittore Scurati – è stato un fenomeno di violenza politica sistematica, omicida e stragista. Benito Mussolini ne è stato il capo indiscusso, assumendosi la responsabilità morale degli atroci crimini commessi dagli squadristi, a partire dalla fondazione dei Fasci di combattimento nel 1919."
Pertanto, con la speranza di ottenere un’approvazione unanime del Consiglio Comunale, il gruppo Nos-Noi e Cultura Politica ha formalmente depositato la mozione per la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.
Quest’iniziativa non vuole essere un semplice atto simbolico, ma una concreta affermazione dell’impegno di Giulianova a preservare e promuovere i valori democratici e costituzionali, garantendo che la comunità cittadina continui a essere un luogo di libertà e giustizia.
Un ringraziamento particolare viene espresso alla dott.ssa Valentina Carola, direttrice dell’Archivio di Stato di Teramo, e alla dott.ssa Monica Calvarese, il cui prezioso contributo è stato fondamentale per questa indagine storica sulla cittadinanza onoraria di Giulianova.