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Elegantissimi e vestiti entrambi di blu, Alessandro Cecchi Paone e il compagno Simone Antolini hanno celebrato ieri la loro unione civile. La cerimonia si è tenuta alle 13 presso il Maschio Angioino a Napoli, con la celebrazione del sindaco Gaetano Manfredi. Una cerimonia semplice che ha visto come testimoni l’ex moglie del giornalista, Cristina Navarro, in una decisa nuance di rosso, e Ilenia Antolini, cugina dello sposo. A portare le fede, invece, la piccola, Melissa, di 5 anni, figlia di Antolini.Entrambi in blu, si sono distinti per spunti misurati di originalità. Alessandro Cecchi Paone ha scelto un completo classico di Gianni Molaro, indossato su una camicia anch’essa blu con collo alla coreana, senza cravatta né papillon, abbinato a un panciotto in tessuto lavorato ton sur ton. Ma il punto focale del look erano le comode pantofole in velluto rosso cardinalizio, con tanto di cifre dorate.

Per il compagno, invece, outfit da gran cerimonia grazie ad un frac firmato Emiliano Bengasi in un’intensa tonalità tra il blu e il carta da zucchero, con giacca in tessuto di seta damascata con richiami bordò, profili a contrasto, cravattone nello stesso tessuto con apposta al centro del nodo la corona gioiello logo e simbolo di Emiliano Bengasi, camicia con doppio colletto.
Qualche ora prima del matrimonio Alessandro e Simone hanno ricevuto gli auguri social da Emma Bonino proiettati durante la cerimonia. "Carissimi Alessandro e Simone, auguri, ma ricordatevi sempre che innamorarsi capita, per fortuna, senza mettere troppo impegno; poi arriva il tempo più complicato dell’amarsi, perché richiede volontà e disciplina. Infine subentrerà la tappa del volersi bene e arrivati fino a quel punto, vorrà dire che avete avuto una vita fortunata "

D’eccezione ovviamente anche gli invitati alla cerimonia, tra i quali molti volti noti. Da Elenoire Ferruzzi, alle sorelle Pompadour (con calze a rete, piume e pailettes) passando per la marchesa Daniela D’Aragone, Michel Altieri, Roberto Gobbi e molti altri.
La Festa si è invece tenuta all’interno del Teatro Sannazzaro nel cuore di Napoli. Un ricecimento dal sapore tutto Napoletano con tanto di animazione con Pazzarielli e mandolini e ferro di cavallo di buon auspicio come cadeaux per gli invitati.

"Perchè sposarci a Napoli? - spiega Cecchi Paone - insegno da 25 anni al Suor Orsola, qui ho fatto le elementari, Simone ha iniziato a Napoli la sua vita adulta. Non potevo non accettare l’invito di Manfredi tra l’altro arrivato durante il gay pride, Napoli è una città inclusiva che riconosce ogni tipo di amore e di famiglia e ha molto da insegnare a tutta un’Italia ancora un po’ retrograda. Progetti insieme? Abbiamo già una figlia di 5 anni che con il matrimonio ho deciso di tutelare ulteriormente dal punto di legale e formale. Purtroppo non posso adottarla, l’Italia è un fanalino di coda in questo senso. Siamo qui per dire a tutti che bisogna arrivare al matrimonio egalitario e all’adozione per i gay e i singles. Siamo un paese coltissimo ma che sul piano dei diritti civili se l’è dimenticato perché cultura e diritti civili vanno a braccetto.A Napoli succede, a Roma soprattutto al Governo ancora no”.

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